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Portale gotico della chiesa
CHIESA DI S. AGOSTINO DI ATRI
La chiesa fu costruita tra il XIII e XIV secolo da maestranze abruzzesi e dedicata a sant'Agostino. Nel 1363 fu ricostruita e ridedicata ai santi Giacomo Maggiore e Caterina d'Alessandria, intitolazione che dovette rimanere almeno fino al XVII secolo, per poi riprendere l'originaria dedicazione. Sorge nei pressi della Cattedrale, con un campanile di analoga linea architettonica ed un notevole portale scolpito, eseguito da Matteo da Napoli nel 1420. Il portale è senz'altro uno dei più eleganti del Quattrocento abruzzese: il suo stile e le sue forme risentono dell'influenza del tardo gotico di origine fiamminga. Nelle decorazioni lo scultore a ricordo della sua proverbiale lentezza scolpì una lumaca, perchè era molto lento nei lavori tanto che gli atriani gli assegnarono il nome di "ciammaica" che in dialetto locale significa lumaca.
Particolare del portale
con santa Caterina
Nella ghiera dei due archi trovano posto, nel primo, i Profeti e gli Evangelisti, mentre in quello interno si osservano Gesù e gli Apostoli. L'arco presenta anche due statue sopra i capitelli, S. Caterina e un Santo Monaco, mentre in alto si trova il Padre Eterno e sotto S. Agostino.
Sui due capitelli ai lati del portale sono raffigurate santa Caterina di Alessandria e sant'Antonio con sopra l'Eterno Padre in atto di benedire.
Il campanile simile a quello del Duomo, ma più piccolo e basso, forse dello stesso Antonio da Lodi.
Oggi la chiesa è sconsacrata ed è adibita ad Auditorium, ma conserva ancora splendidi elementi architettonici medioevali.
L'interno una sola navata conserva gli elementi originari: le vetrate, gli altari barocchi, una cappella con resti di affreschi e un grande affresco della Madonna delle Grazie con tre Santi e devoti (XV secolo) opera di Andrea de Litio, che si trova accanto all'ingresso laterale sul lato sinistro. Nel XVIII secolo fu istituita ad Atri la Confraternita dei Cinturati che nel XIX secolo, dapprima nella chiesa della Trinità, si trasferì in questa chiesa, e infatti la Confraternita fu nota anche come Confraternita di Sant'Agostino; dopo la soppressione del sodalizio, avvenuta probabilmente dopo il 1866, la chiesa tornò in possesso del Capitolo del Duomo. Si pensa che forse accanto alla chiesa doveva esserci un convento di monaci agostiniani, poi soppresso e su cui fu costruito l'attuale Tribunale- Palazzo Illuminati, anche se non c'è nessuna certezza, e inoltre nei vari documenti atriani non si fa mai riferimento ad un convento dell'ordine agostiniano.
Recentemente restaurata, ospita mostre e manifestazioni. Lungo la navata vi sono alcune vetrate tonde, realizzate tra il 1969 e il 1970 dalla ditta Camper di Atri, poco prima che la chiesa fosse sconsacrata. Vi sono simboli cristiani ed eucarisitici, una raffigurazione dell' Ecce Homo, della Madonna Addolorata, di Santa Caterina d'Alessandria, di San Giacomo Maggiore e di Sant'Agostino di Ippona.