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Chiese agostiniane: Città di Sant'Angelo

Immagine della chiesa di sant'Agostino a Sant'Angelo

Chiesa di S. Agostino a Città di Sant'Angelo

 

 

CHIESA DI SANT'AGOSTINO A CITTA' DI SANT'ANGELO

 

 

 

Le più antiche documenti relative a questa chiesa sono due diplomi del re Roberto D'Angiò, entrambi datati 1314. Nel primo viene disposta la fondazione del convento di Santa Maria e nel secondo vengono indicate le condizioni per la costruzione e il mantenimento grazie alla donazione della chiesa ai Padri Agostiniani.

Della originaria struttura medievale oggi resta ben poco poiché l'edificio fu completamente ristrutturato nel 1789. La chiesa medioevale tuttavia fu descritta da un documento seicentesco contenente una sommaria descrizione della primitiva chiesa: era a navata unica, rettangolare, senza abside e con due spazi con copertura a crociera all'altezza del coro.

La ristrutturazione del 1789 fu operata da Francesco di Sio che realizzò due campate rettangolari con copertura a calotta ellittica, unite da due archi raddoppiati e disposte in senso ortogonale rispetto all'asse longitudinale. L'icnografia ad aula unica con due cappelle laterali richiama la chiesa di S. Agostino di Ancona, realizzata da Luigi Vanvitelli intorno alla metà del Settecento. Questa tipologia architettonica è piuttosto diffusa nelle chiese agostiniane abruzzesi settecentesche, anche se lo si ritrova in altri esempi del Settecento lombardo. La facciata è preceduta da una lunga scalinata in pietra calcarea compatta e fu ideata nel 1798 dall'architetto dello Stato Pontificio Santino Capitani. La superficie della facciata è stata divisa da quattro lesene ed è ulteriormente geometrizzata da una trabeazione con cornice aggettante che al centro, in corrispondenza della porta, contiene una nicchia nella quale è la statua di Agostino. La decorazione a stucco dell'interno è opera di Alessandro Terzani di Como, che realizzò anche gli stucchi e i bassorilievi che rivestono ed arricchiscono i quattro altari della navata. L'organo fu realizzato da Adriano Fedri di Venezia nel 1795. La chiesa conserva anche lavori pittorici di età barocca come La Cintura di Giacinto Ranalli eseguita nel 1672 e i dipinti realizzati dal Brizii di Teramo nel 1796 con San Nicola, San Tommaso e La Sacra Famiglia.