Contenuto
Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Chiese agostiniane > Italia > Sasso BarisanoChiese agostiniane: Sasso Barisano
La chiesa di S. Agostino a Sasso Barisano
CHIESA DI S. AGOSTINO DI SASSO BARISANO
La chiesa di sant'Agostino di Sassobarisano (Matera) fu costruita probabilmente nel 1594 dai monaci dell'Ordine degli Eremitani con il convento che vi annesse la chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie. Sorge in posizione elevata e domina il Sasso Barisano da uno sperone roccioso, circondato da profondi baratri: dalla sua piazza lo sguardo si amplia con uno splendido panorama fino ai paesi di Civita e Gravina. Costruita sul finire del Cinquecento, la chiesa fu edificata quasi certamente sull'area di una preesistente oratorio o "cripta rupestre" quasi sicuramente dedicato a san Guglielmo e risalente al XII secolo.
Nel 1734 un terribile terremoto rovinò l'intero complesso che fu restaurato e diventò sede del Capitolo Generale dell'Ordine degli Agostiniani.
Il nucleo originario dell'insediamento agostiniano è ubicato al di sotto della struttura attuale, in una serie di locali ipogei. Si tratta della chiesa ipogea dedicata a San Guglielmo da Vercelli (1085-1142), venuto a svolgere il suo apostolato nelle terre del sud. Sulla parete destra ci sono resti di antichi affreschi e di decorazioni più recenti risalenti al XVII secolo: sono distinguibili una "Madonna con Bambino", una "Consegna della Regola di Sant'Agostino" e una "Trinità" con padre e figlio incoronati e la colomba dello Spirito Santo su una sfera dorata.
Esternamente la facciata è un pregevole esempio di architettura tardo-barocca. Nella parte inferiore, il portale è sormontato da una nicchia con la statua di Sant'Agostino: il Santo, è rappresentato con lunga barba e il volto scarno, mitra decorata sul capo e ampio mantello, mentre regge la chiesa con la mano sinistra.
Tra la chiesa ed il convento, si eleva il campanile in pietra calcarea. La chiesa è a croce latina a navata unica con altari laterali. Il primo a sinistra è un altare sovrastato da una tela incorniciata da putti, volute e foglie, che raffigura una crocifissione con la Maddalena, San Giovanni Battista e la Madonna ai piedi della croce; in basso compaiono una monaca agostiniana e S. Rita. Il secondo altare, a sinistra, è dedicato alla Madonna delle Grazie, dove è presente un affresco risalente al 1595, raffigurante la Madonna delle Grazie col Bambino benedicente. Il terzo altare è dominato da una tela raffigurante San Nicola da Tolentino con il libro e il giglio, San Vito, accompagnato dai cani, la Madonna col Bambino, santa Apollonia e santa Caterina con le anime del Purgatorio. Nel transetto, sormontato da una cupola emisferica, a sinistra dell'altare maggiore, c'è la statua raffigurante San Vito, realizzata alla fine del XVII secolo.
La statua di destra, risalente al XVIII secolo, rappresenta sant'Agostino in atto di scacciare l'eresia raffigurata ai suoi piedi sotto le sembianze di una donna. In fondo al presbiterio, c'è il coro ligneo composto di 14 stalli, divisi da lesene sormontate da conchiglie. Antistante al coro c'è l'altare maggiore in marmo policromo intarsiato, su cui è collocato un crocifisso in legno del XVI secolo. Gli altari di destra sono in pietra scolpita e dipinta e risentono del gusto tardo barocco. Sul primo altare c'è una tela che raffigura San Francesco da Paola, San Pasquale di Baylon, San Leonardo e, in alto, San Giuseppe e Sant'Anna. Due angeli reggono il quadro della Madonna delle Grazie.
Nel dipinto del secondo altare è raffigurata la Santa Trinità con Sant'Agata a sinistra, Santa Lucia sospesa tra le nuvole, Sant'Ilario inginocchiato e San Biagio. Il terzo altare è sovrastato dalla tela della Madonna delle Grazie con in basso Sant'Agostino, Santa Monica e un Santo Vescovo. A destra dell'ingresso è collocato un prezioso fonte battesimale in pietra proveniente da San Pietro Barisano.
Sulla controfacciata è presente lo stemma degli agostiniani: il cuore di Gesù trafitto da una freccia con in basso un libro e una cintura.