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Chiesa di sant'Agostino a Belvedere Marittimo
Interno della chiesa
CHIESA DI S. AGOSTINO E DELLA MADONNA DELLE GRAZIE DI BELVEDERE MARITTIMO
Il monastero della Santissima Annunziata e di Sant'Agostino sorse come un cenobio di Padri Eremitani che vivevano secondo la regola di Sant'Agostino. Fu fondato nel 1446 come appare da un'iscrizione che si può leggere sul frontale della porta d'ingresso e ampliato nel 1582. Il convento fu soppresso in età napoleonica nel 1809 e trasformato a carcere mandamentale. Vicino al monastero sorse la chiesa della SS. Annunziata dell'ordine agostiniano. Della primitiva struttura architettonica rimangono il chiostro e la chiesa. Semplice ed essenziale è la cupola. Internamente presenta un'ornamentazione neoclassica in stucco.
Nella chiesa è conservata una statua della Madonna delle Grazie, incoronata per decreto della Santa Sede il 2 luglio 1926. A questa immagine della Santissima Vergine viene riconosciuto un culto religioso antichissimo, forse risalente alla dominazione normanna o a quella longobarda. Secondo quando ricorda la tradizione fu tra i ruderi di questa chiesa che spuntò miracolosamente il venerato quadro che riuscì a rimanere nascosto alla vista degli invasori.
A questa sacra effigie ricorsero i soldati di Ruggiero Sangineto per ottenere la vittoria su Giacomo d'Aragona nel 1289. Del quadro ebbe cura solo la confraternita delle Grazie, un quadro antichissimo che già esisteva nel castello, in una pia chiesetta che raccoglieva la bellissima effigie della Santissima Vergine delle Grazie e Consolazione. Il monastero dei Padri Eremitani fu costruito accanto alla Congrega delle Grazie che possedeva già la sacra immagine della venerata Vergine. La scultura della Madonna delle Grazie è un'opera di grande interesse artistico, essa risale all'epoca rinascimentale ed è caratterizzata dalla particolari pieghe del vestito.
Un altro quadro della Santissima Vergine è andato disperso in una piccola frana presso porta di Mare, una delle quattro porte dell'antico borgo medievale, dove esisteva anche lì una piccola cappella dedicata alla venerata immagine.
La chiesa conserva notevoli opere d'arte tra cui va ricordato un altare maggiore del 1907 costruito da marmorari calabresi in marmo bianco e policromo. Nel presbiterio si trova un dipinto che raffigura san Nicola da Tolentino e S. Tommaso da Villanova, eseguito nel 1798 ad olio su tela da ignoto pittore calabrese. I due santi sono presentati dalla Madonna alla SS. Trinità. Sul lato destro della navata si rinviene una statua a mezzobusto di San Vincenzo Ferreri in legno intagliato e dipinto del secolo XIX. In una edicola in legno intagliato e dorato del Seicento è custodita la statua della Madonna delle Grazie a cui è intitolata la cappella: si tratta di un'opera di ignoto scultore calabrese cinquecentesco. Poco discosta c'è una statua che riproduce la figura di Santa Monica intagliata e dipinta nel 1767. In sagrestia, oltre ad un'interessante pergamena del 1703 dell'ordine agostiniano con cui si autorizza l'istituzione della congregazione, è custodito un dipinto raffigurante la Madonna del Buonconsiglio di fra Felice Maria Franceschi del 1765 che rappresenta una copia dell'opera originale miracolosa venerata nella chiesa degli Agostiniani di Genazzano. Ancora a san Nicola tolentinate è dedicata un'altra statua a mezzobusto in legno del Settecento intagliata e dipinta. Adiacenti al Santuario sono ubicati ampi locali destinati a gruppi religiosi per iniziative spirituali. Accanto al chiosto ha sede il museo di arte sacra.