CHIESA DI S. CATERINA A MONTECALVO IRPINO

 

 

 

Grazie a un trattato siglato nel 1518 fra il Conte Sigismondo Carafa e il Priore Generale Felice da Corsano, gli agostiniani presero possesso della chiesa e dell'Ospedale di Santa Caterina, nonché delle chiese di San Sebastiano e San Ciriaco di Montecalvo Irpino. I frati agostiniani subentrarono anche nel culto originario e nelle festività solenni dei Santi a cui erano intitolate, garantendo il perdurare delle tradizioni e delle relative manifestazioni pubbliche come la Fiera di Santa Caterina. La frase riportata sull'architrave è ripresa da sant'Agostino che nel Sermone 371 del De Nativitate Dei vi ricorre per esprimere la ricerca del bene comune tra gli uomini, riprovando l'uomo che si comporta da Dio nei confronti dell'altro uomo

La figura di sant'Agostino e la presenza degli Agostiniani a Montecalvo ha uno stretto parallelo con Urbino con cui ha avuto rapporti secolari. In entrambe le città furono attivi un monastero e una chiesa dedicati a santa Caterina d'Alessandria la cui festa cade il 25 Novembre. Il monastero di Montecalvo durò fino dal 1518 fino alla soppressione del 1810, mentre quello di Urbino è tuttora vivo.