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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Chiese agostiniane > Italia > PadulaChiese agostiniane: Padula
Il chiostro del convento agostiniano oggi sede municipale
CHIESA DI S. AGOSTINO DI PADULA
A Padula, fra i vari edifici religiosi, di particolare interesse sono il convento e la chiesa di sant'Agostino. Costruiti verso il XIV secolo, del convento va ammirato il meraviglioso Chiostro. Il Monastero di Sant'Agostino è una preziosa testimonianza della storia di Padula: costruito per volere dei nobili Sanseverino è oggi sede del Municipio e della scuola media.
Durante il Giubileo del 1500 la chiesa di Sant'Agostino viene indicata, nel Breve di concessione dell'indulgenza giubilare, tra le chiese di Padula con San Francesco, l'Annunziata e San Lorenzo, dove si può lucrare l'indulgenza secondo il Breve di Giulio III del 24 aprile 1502.
Dopo la relazione di Gerolamo Verallo, cardinale dal titolo di San Martino dei Monti, la chiesa di san Lorenzo viene sostituita da quella di Sant'Agostino per il divieto di accesso alle donne nella chiesa della Certosa di Padula secondo un'antica consuetudine.
Di questa lettera riportiamo iil passo che ci interessa: "... abbiamo concesso a tutti i fedeli della città e diocesi di Capaccio veramente pentiti e confessati che, visitando per quindici giorni consecutivi o intercalati le quattro Chiese, cioè di Sant'Agostino, di San Francesco, di San Lorenzo e della Beata Maria Annunziata della terra di Padula della Diocesi di Capaccio e compiendo le altre condizioni allora espresse, conseguano e ognuno di essi consegua tutte e singole le indulgenze anche plenarie e la remissione dei peccati, che avrebbero conseguiti o avrebbero potuto conseguire se nel decorso anno del giubileo nei giorni stabiliti a ciò avessero visitato le designate basiliche e chiese dell'alma città e fuori le mura della città, per la visita delle quali era stato concesso il giubileo con le indulgenze annesse ..."
Nel 1810 la Commissione feudale incaricata di applicare la legislazione antifeudale, dichiarando decaduta la feudalità di Padula, distribuì le terre, anche quelle della Certosa, ormai soppressa come ordine dal 1807; i locali della corte esterna furono adibiti a caserma ed ospedale militare e il Convento di Sant'Agostino fu acquisito ad uso del Municipio.