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Chiese agostiniane: Salerno

Immagine della chiesa di sant'Agostino a Salerno

Chiesa di S. Agostino a Salerno

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO DI SALERNO

 

 

 

L'edificazione della chiesa e dell'annesso convento degli eremitani di sant'Agostino risalgono ai primi anni del Trecento, quando il Capitolo della cattedrale fece una donazione ai monaci agostiniani. Il 16 aprile del 1309 infatti i canonici e l'arcivescovo Giovanni de Ruggiero approvarono la donazione ai monaci agostiniani dell'area dove sorgeva la chiesa di Sant'Angelo al Mare. Questa località, a quel tempo, si trovava all'esterno delle mura meridionali della città. L'edificazione di un convento e di una chiesa in quella posizione era dettata dalla necessità di garantire una presenza significativa in un luogo esterno alla città bisognoso di difesa. Il complesso sorgerà in uno squarcio aperto nelle mura, il che permetterà di fare avanzare il fronte della città verso il mare. Secondo una tradizione, riportata dallo storico Mazza, si racconta che nel 1453 la vita del monastero fu messo sottosopra dal ritrovamento casuale sulla spiaggia del mare di una tavola che raffigurava la Vergine Maria. Quasi sicuramente si trattava di un oggetto perso da una nave naufragata, che proveniva dall'Oriente o da Costantinopoli, su cui qualche mercante aveva trasportato merci e sacre immagini sottratte ai Turchi. Fra questi oggetti c'era quella Madonna che fu da allora chiamata Madonna di Costantinopoli. Gli agostiniani conservarono con cura il dipinto nella loro chiesa e in seguito, poiché le si attribuivano miracoli e prodigi, trasformarono in cappella un ambiente nel chiostro conventuale.

Nel 1811 il convento viene soppresso e tutto il complesso subisce notevoli interventi che intervengono sulla struttura della chiesa. Il campanile viene spostato, l'abside eliminato per consentire l'estensione del palazzo verso il mare. Dal 1838 la chiesa è diventata parrocchia unendo le parrocchie dei Santi Dodici Apostoli e di Santa Maria de Domno. Architettonicamente la chiesa ha una facciata a due ordini di colonne a mezzo tondo sormontate da capitelli corinzi. Sopra il portale una scultura settecentesca raffigura sant'Agostino fra due angeli, opera del salernitano Arturo Beraglia.

L'interno è a navata unica con due cappelle per lato. La volta è decorata a stucchi e affreschi. L'altare maggiore conserva il dipinto della Madonna in maestà detta di Costantinopoli. Si tratta di un'opera databile alla metà del Trecento. Fra le opere d'arte presenti nella chiesa sono da citare un crocifisso quattrocentesco di fattura gotica databile alla prima metà del Quattrocento e due tavole cinquecentesche che raffigurano sant'Andrea e sant'Agostino.

Al XVIII secolo inoltrato dovrebbe appartenere la statua raffigurante sant'Agostino.