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Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Chiese agostiniane > Italia > CaprarolaChiese agostiniane: Caprarola
Palazzo Gherardi a Caprarola, ora sede del Municipio
CHIESA DEI SANTI AGOSTINO E ROCCO A CAPRAROLA
Segnalazione di Luciano Passini
Da una informazione pubblicata sul mio libro: Luciano Passini, Caprarola - il Paese e la sua Storia, Roma, 2002, ristampa 2008, pag. 203 si evince che "L'altare centrale, un tempo ligneo, oggi si presenta totalmente rifatto in vetro e ferro battuto e conserva alcuni reperti bellici. Sulla parete si vede una buona tela eseguita dalla suora agostiniana Maria Golz, datata 1746, raffigurante la Madonna, S. Rocco, S. Agostino, una Santa agostiniana e S. Antonio (m. 1,36 x m. 2,40). Sul retro della tela si legge la seguente iscrizione: "Suor CLARA MARIA GOLT MONICALIS PROFESS HUNC PINXIT JCONEM JN HOC MONAS.O CAPRA.LE ANO DNI 1746 uD".
Questo quadro cela un affresco, chiaramente dello stesso periodo degli altri, (affreschi del XVII secolo n. d. a.) che rappresenta S. Rocco nell'atto di mostrare la coscia con la piaga pestilenziale. Ai lati e sulla volta dell'abside sono affrescati la Madonna, S. Agostino, S. Elisabetta, S. Teresa ed alcuni Santi Martiri, tutti in cattivo stato di conservazione."
A Caprarola venne edificato, con il patrocinio della famiglia Farnese, un Monastero di suore agostiniane che rimase in funzione dagli inizi del XVII secolo fino alla leggi sulla soppressione. Dopo quella data il monastero venne utilizzato come Municipio ma la chiesa è rimasta come patrimonio del F. E. C. ed è ancora funzionante.
Palazzo Gherardi (l'ex Convento delle Agostiniane, oggi sede del Municipio) fu costruito a partire dal 1573 e fu ampliato, con l'acquisto di immobili vicini alla Chiesa di S. Rocco, intorno al 1580 dal toscano Mattia Gherardi, Maestro Generale delle Poste Pontificie. Nel 1602 iniziarono i lavori per la sua trasformazione in convento con il contributo sia della famiglia Farnese che della Comunità locale. Nel 1611, a lavori ultimati il convento, dedicato ai SS. Agostino e Rocco, fu affidato ad alcune monache agostiniane. Di gradevole interesse appare il grande portale bugnato e tutta la facciata principale, arricchita con vari stemmi e tre lapidi, una dedicata all'illustre musicista caprolatto Ercole Bernabei, una apposta durante i festeggiamenti per il quarto centenario della nascita del Vignola e la terza a ricordo dei compaesani caduti nella prima guerra mondiale. Confiscato dopo il 1870 e completamente ristrutturato dall'Architetto Iannoni, fu adibito a sede Comunale ed abitazioni. Le monache si spostarono nell'attuale Convento del Divino Amore, attiguo alla Chiesa di S. Marco.
La chiesa dedicata a san Rocco è un edificio cinquecentesco posto di fronte al Palazzo Farnese: oggi è stata trasformata in Sacrario dei Caduti. Annessa al convento delle suore agostiniane di clausura, per lungo tempo è stata la sede della confraternita di Sant'Antonio Abate. L'interno è a navata unica, con soffitto a cassettoni decorato e tre altari originali ornati da stucchi e sormontati da tele raffiguranti Santi. Le cappelle sono ricche di affreschi, stucchi e fregi, opera probabilmente degli stessi artisti che a Caprarola hanno lavorato alla costruzione di Palazzo Farnese.