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La chiesa di sant'Agostino a Triora
CHIESA DI S. AGOSTINO DI TRIORA
La chiesa di Sant'Agostino di Triora è uno degli edifici sacri meno conosciuti della capitale dell'alta valle Argentina. Il luogo dove sorge tuttavia è isolato e silenzioso, attorniato dal verde di un bel viale alberato di accesso, a fianco dell'accesso principale a Triora. Sulla facciata, sopra il portone d'entrata, è dipinta una immagine di sant'Agostino.
L'edificio era necessario per la comunità monastica, quella di Sant'Agostino, largamente viva in Liguria, capace di passare la regola del fondatore ad importanti sedi femminili come quelle delle Canonichesse Lateranensi a Ventimiglia ed alle “Turchine” di San Remo.
Il convento non è di fondazione medievale, come quello di Pieve di Teco o quello di Oneglia, caro ai Doria signori locali. Esso origina all'epoca della Riforma cattolica, che in Triora vedrà l'affermazione di un ordine presente in Liguria da 750 anni. La chiesa fu fondata nel 1614 da Agostino Oddo. La presenza agostiniana a Triora si affianca a quella francescana e conferma il ruolo di città capoluogo dell'entroterra, dotata di beni tali da mantenere più di un ordine nei pressi dell'abitato. Nell'annesso convento hanno abitato fino al 1797 gli Agostiniani. Questi frati hanno compiuto numerosi atti di carità, propagando la parola di Dio anche nelle frazioni e nei villaggi più lontani.
Non più ripristinato, oggi ricorda l'esistenza del convento la chiesa, nelle sue linee originarie seicentesche con ulteriori apporti decorativi, a stucco e dipinti, fino a tutto il XVIII secolo.
La nobile famiglia Capponi l'ha riacquistata e nel 1960 l'ingegner Antonio Capponi l'ha donata alla Confraternita della Buona Morte e, per essa, alla Parrocchia di Triora. Davanti all'edificio religioso sono due maestosi ippocastani, piantati nel 1832 e classificati monumentali. Nella chiesa sono custodite alcune opere d'arte, fra le quali una statua marmorea della Madonna ed una tavola di San Nicola da Tolentino. Queste - e le altre esistenti nella chiesa - sono stata depositate nell'oratorio di San Giovanni Battista a Triora, con la speranza di poterle riportare nel luogo d'origine. Nella collegiata si trova anche la statua della Madonna della Misericordia, fino a pochi anni fa nella chiesa di Sant'Agostino. Il pesantissimo gruppo statuario di Paolo Olivari viene trasportato sul "Monte" la seconda domenica dopo Pasqua, in adempimento ad un antico voto.