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Facciata della chiesa di S. Agostino a Como
CHIESA DI S. AGOSTINO DI COMO
Fondata dagli Eremitani del Convento di San Tommaso presso Cipiglio nei primi anni del 1300, la chiesa agostiniana di Como rappresenta l'unico esempio di architettura ogivale di stile cistercense a Como. Al suo interno si conservano grandi cappelle e qualche residuo lacerto dell'antica decorazione a fresco così come quella della prima metà del Seicento. In uno dei due chiostri compaiono figure di santi affrescate nel primo Quattrocento. La chiesa fu ampliata nei secoli XVII-XVIII, e venne radicalmente ripristinata nel novecento. Nella facciata a cuspide vi sono il portale, il rosone e le finestre; nella lunetta appare un affresco della prima metà del cinquecento.
L'interno della chiesa
L'interno, a tre navate e dominato da un arco trionfale che precede il presbiterio, presenta una copertura a travature lignee sulla navata centrale e a volte costolonate in quelle laterali. La basilica custodisce affreschi quattrocenteschi e tele del Morazzone (XVII secolo). Nell'attiguo chiostro, parte dell'ex convento degli Eremitani di Sant'Agostino, si conserva un affresco del XV secolo. La chiesa è stata profondamente modificata ed abbellita nel 1773, quando assunse i diritti e le funzioni esercitate in precedenza dalla soppressa chiesa di Sant'Antonio. Riportata parzialmente alle linee architettoniche originarie, la chiesa costituisce l'unico esempio di architettura ogivale cistercense a Como. All'interno, l'ambiente è diviso in tre navate ad archi ogivali poggianti su pilastri.
Affreschi e pitture
Sulle pareti sono conservate numerose tele ed anche affreschi. Sulla parete destra sono affrescate una "Madonna col Bambino e santi" di Simone Peterzano e una "Madonna col Bambino, San Fermo e San Lorenzo" attribuita al Coronaro. Nella navata sinistra, che contempla cinque cappelle ornate con pregevoli stucchi seicenteschi e altari lignei barocchi, sono conservati luminosi affreschi del Morazzone. Anche la serie di tele seicentesche delle "storie della Vergine" portano la firma del Morazzone. L'ultimo restauro, condotto negli anni 60, ha permesso la riscoperta di notevoli affreschi del '400, tra cui una "Annunciazione" sull'arcone e una "Madonna con Bambino e Sant'Agostino" sul pilastro a sinistra. Alla fine del Quattrocento è databile "la Crocifissione" dipinta nell'abside. Nel refettorio del convento si trova un affresco di Gian Paolo Recchi del XVII secolo che rappresenta la cena di Sant'Agostino.