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Chiese agostiniane: Lovero

La chiesa di sant'Agostino

La chiesa di sant'Agostino

 

 

CHIESA DELL'ANNUNCIAZIONE o DI S. AGOSTINO A LOVERO

 

 

 

La chiesa dell'Annunciazione della Vergine detta comunemente di Sant'Agostino, dagli Eremitani che vi possedevano un convento, secondo lo storico F. Saverio Quadrio sorse nel XIII secolo grazie alla liberalità della famiglia De Capitanei. Molto probabilmente venne ristrutturata nei secoli successivi e in particolare nei secoli XVI e XVII.

La chiesa, posta lungo la strada di accesso al paese, presenta una facciata a capanna con tre finestre rettangolari accostare, un portale in pietra con le lesene munite di mensole che reggono l'architrave, che in un tondo conserva il monogramma di Cristo. Ai lati del portale si staccano due finestre, una delle quali datata 1739. Il campanile con un'altissima cuspide a otto facce è stato recentemente restaurato, così come l'attigua casa parrocchiale, solida e ampia con un porticato sorretto da tre colonne e due semicolonne addossate ai muri perimetrali.

Ai nostri giorni la struttura della chiesa è utilizzata come centro culturale. L'interno presenta una sola navata ripartita in tre campate da due archi acuti, mentre un terzo arco a tutto sesto si trova alla soglia del presbiterio.

In due ancone settecentesche in legno sono conservate due grandi statue lignee dipinte che raffigurano due santi agostiniani. Nel presbiterio si trova una grande ancona, opera di Michele e Melchiorre Cogoli, a forma di portale barocco in legno dipinto e dorato che presenta ai lati colonne tortili con fregi dorati e un complicato fastigio che regge il busto del Padre Eterno benedicente, entro una corona di teste di cherubini.

Essa conserva una tela al suo interno che raffigura l'Annnunciazione, che fu donata dal parroco di Lovero don Giuseppe Isepponi nativo di Poschiavo.