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Chiese agostiniane: Montefortino

Immagine della chiesa di S. Agostino a Montefortino

La chiesa di sant'Agostino a Montefortino

 

 

CHIESA DI SANT'AGOSTINO A MONTEFORTINO

 

 

 

La chiesa di sant'Agostino è appartenuta per secoli all'Ordine degli Eremitani agostiniani. Costruita nel XIII-XIV secolo, ha subito radicali trasformazioni nello scorcio finale del Quattrocento. La struttura più antica è quella costruita in pietra, a ponente, come testimonia la presenza sulla parete interna di un affresco che raffigura Maria ai piedi della Croce, che lascia presupporre che il piano della chiesa fosse più basso dell'attuale. Tracce documentate relative alla presenza di un certo fra' Giacomo, priore del convento agostiniano, risalgono al 1358.

La chiesa attuale e l'annesso convento furono costruiti verso il 1400, a spese del Comune di Montefortino con il concorso della popolazione. Eretta in stile romanico con una pianta rettangolare ha subito successivamente trasformazioni gotiche che si notano nel portale e negli ornati che sovrastano le monofore del 1320.

Del convento soppresso nel 1654, oggi resta solo una parte del porticato addossato alla chiesa.

Sopra l'affresco si trova un elegante cantoria seicentesca, a destra della quale si conservano vari affreschi quattrocenteschi di discreta fattura. Al dire dello storico settecentesco Leopardi,  successivi adattamenti eseguiti dal priore Marco Pacifici nel 1516, hanno portato al capovolgimento dell'asse originario della chiesa, trasferendo l'altare maggiore a levante e costruendo l'abside semicircolare con il coro.

Nel 1557 Ser Desiderio Leopardi restaurò la cappella di Casa Leopardi, ornata da un festone di frutta e collocata a sinistra della porta di ingresso. La tela dell'altare maggiore è conservata oggi nel Museo di Arte Sacra, che ha sede nel Palazzo Leopardi.

La parete tra le due porte d'ingresso presenta resti di affreschi, che sono stati restaurati nel 1988. Vi si possono riconoscere un san Sebastiano, datato 1441, una Madonna con il Bambino, una scena del martirio di san Sebastiano eseguito in occasione della peste che dilagò al tempo di Innocenzo VIII e le figure acefale di san Bernardino da Siena e di santa Lucia. Sulla parete era collocato l'Arcibanco del Magistrato, pregevole opera lignea in stile gotico. I suoi scranni a quell'epoca erano riservati alle autorità comunali.

Ai lati del presbiterio si trovano due altari: a destra si trova una nicchia in cui era collocata una statua di san Francesco da Paola, mentre a sinistra è visibile un affresco che raffigura santa Caterina d'Alessandria, patrona degli scriptoria agostiniani. L'odierno abside, di struttura seicentesca, è orientata a est ed è caratterizzata, come altre chiese del territorio circostante, dalla presenza sincretica della Sibilla eritrea e della Sibilla ellespontica, entrambe legate alla tradizione culturale agostiniana.