CHIESA DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA A ORCIANO

 

 

 

Posta sulla piazza principale del paese, a navata ad aula unica, presenta una facciata con le caratteristiche originarie e con un ingresso ornato da un bel portale in pietra arenaria. Una statuetta acefala doveva raffigurare S. Caterina. Nel suo interno la chiesa, oltre all'altare maggiore con la tela raffigurante lo sposalizio mistico di S. Caterina (Pompeo Morganti), presentava due altari per lato: uno alla Madonna del Rosario o di Pompei, l'altro al SS. Crocifisso, un terzo alla Madonna della Cintura (che oltre alla raffigurazione della Madonna con Bambino aveva in alto una statua di S. Monica) e un quarto a S. Nicola da Tolentino, con una sua statua in una nicchia.

La sua origine è anteriore al 1514: la chiesa era assai frequentata anche perchè Caterina è patrona del paese. Si venerava un crocifisso miracoloso ed era sede di due confraternite cui si aggiunse quella di S. Monica.

Nel 1581 la chiesa fu affidata agli agostiniani su richiesta degli abitanti e della Confraternita di S. Caterina al vescovo di Fano mons. Francesco Rusticucci e al duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere. Nel 1653 il convento fu chiuso per le soppressioni innocenziane che colpiva i conventi con meno di 6 frati. Affidata al clero, fu chiusa nel 1929.