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Chiese agostiniane: Sanfré

La bellissima chiesa di Sant'Agostino, Battuti Bianchi, è citata nella visita pastorale del Vescovo Broglia del 1596. Fu oggetto di ristrutturazione, con prolungamento del campanile a piccola cupola in rame, nel 1871. Al suo interno la chiesa è riccamente affrescata in monocromatico alle pareti da Barber (1872), pittore di origini cheraschesi, il quale, si dice, ricambiò l'ospitalità fornitagli dalla confraternita con le sue opere.

La chiesa di sant'Agostino a Sanfré

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO A SANFRE'

 

 

 

La bellissima chiesa di sant'Agostino, che è anche luogo di incontro della Confraternita dei Battuti Bianchi, è citata nella visita pastorale del Vescovo Broglia del 1596. Fu oggetto di ristrutturazione, con prolungamento del campanile a piccola cupola in rame, nel 1871. Al suo interno la chiesa è stata riccamente affrescata in colore monocromatico alle pareti dal pittore Barber nel 1872. Questo pittore di origini cheraschesi, si tramanda, che abbia ricambiato con le sue opere l'ospitalità fornitagli dalla confraternita.

In questa chiesa fra il 1607 e il 1610 venne stipulato il contratto di transazione tra don Carlo Isnardo, marchese di Caraglio, conte di Sanfré e la Comunità di detto luogo, mediante il quale, dopo lunghe liti intercorse tra le due parti, si conviene che la Comunità non debba più pagare le decime al detto conte, bensì un censo annuo di 25 scudi d'oro che la Comunità non debba più avere forni al di fuori di quelli del conte; che possa usufruire dell'acqua della "BIALERA dei MOLINI"; che il conte sarà obbligato a pubblicare la tariffa del pedaggio pagato da coloro che possiedono beni nel finaggio di Sanfré; che potrà proibire la caccia dei fagiani; che potrà eleggere il Podestà.