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Chiese agostiniane: CACCAMO

Sant'Isidoro dello Stomer che si trovava nella chiesa di Sant'Agostino a Caccamo

Sant'Isidoro dello Stomer

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO A CACCAMO

 

 

 

La chiesa di S. Isidoro a Caccamo è l'altra dedicazione con cui è nota la chiesa di S. Agostino. La chiesa venne edificata nel Seicento e ha subito alcune manomissioni e ristrutturazioni nel XX secolo. L'edificio sacro era annesso al Convento dei Padri Agostiniani. Di quel periodo resta traccia nella tela che raffigura sant'Isidoro Agricola di Matthias Stomer dipinto nel 1641: l'opera proviene dalla chiesa di sant'Agostino e oggi per motivi di sicurezza è collocata all'interno del Duomo. Lo Stomer non firmava mai i suoi dipinti, ma fece una eccezione per la grande tela di S. Isidoro, prova questa del valore che il pittore stesso attribuì alla sua opera, credendola una delle espressioni più piene e più complete del suo tormento artistico.

L'insieme del quadro, la varietà delle figure, il rilievo accurato dei particolari, la concezione grandiosa e l'armonia del tutto, rendono la pittura una delle migliori opere dello Stomer.

Due sono le Feste che vengono celebrate nella chiesa: una è in onore della della Madonna del Buon Consiglio, la cui devozione è diffusissima nell'Ordine agostiniano, e l'altra per santa Rita da Cascia, la santa agostiniana dei miracoli impossibili.

Per Santa Rita c'è molta devozione, lei che è chiamata e invocata da tutti per i casi disperati, la potente soccorritrice del mondo. Furono i padre agostiniani ad introdurre la devozione per santa Rita, e tutti gli anni il giorno 22 si svolgeva la S. Messa con la benedizione delle rose.

A Caccamo è stata costituita la Pia Unione di Santa Rita, e dal 14 al 21 maggio si svolge un solenne ottavario. Il 22, giorno della festa, per tutta la mattinata la gente accorre per la benedizione delle rose e la distribuzione del pane benedetto. Dopo la messa delle ore 18 si procede in processione per le vie della parte alta del paese.

Gli stessi padri agostiniani diffusero il culto verso la Madre del Buon Consiglio, di cui si ha la festa la prima domenica di maggio.