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Chiese agostiniane: Castelvetrano

La chiesa di Sant'Agostino a Castelvetrano

La chiesa di sant'Agostino a Castelvetrano

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO A CASTELVETRANO

 

 

 

La chiesa di Sant'Agostino è attualmente un edificio sconsacrato che di fronte la biblioteca del Comune di Castelvetrano in Via Garibaldi.

La chiesa venne edificata tra il 1565 e il 1570 e presenta sulla facciata le tracce di un portale tardo-gotico. Restano solo delle tracce in quanto malauguratamente venne demolito in gran parte da scalpellini. L'interno si presenta a una sola navata. L'intero edificio oggi viene utilizzato come auditorium e sede permanente della Mostra "Selinunte Immigrata", con la riproduzione di antiche ricostruzioni virtuali della città greca.

 

La presenza agostiniana in questa città trova una preziosa testimonianza in un quadro che per anni è rimasto conservato nella sacrestia della chiesa della Madonna della Sanità.

Il dipinto, di piccole dimensioni, raffigura la Madonna della Sanità e la sua esecuzione sembra riconducibile al primo Seicento, quando nell'attiguo cenobio della chiesa, risiedevano i frati Agostiniani, Furono loro a introdurre il culto per questa Madonna assimilandolo al tema più tradizionale della "Virgo Lactans". Il dipinto sia attribuibile a Antonio Pietro Novelli (1568-1628) padre di Pietro Novelli (1603-1647), uno tra i più grandi esponenti della pittura siciliana.

L'immagine, dipinta su ardesia raffigura la Vergine mentre allatta il bambino Gesù.

La chiesa, dove è conservato il dipinto, è dedicata alla Madonna della Salute e sorse su una preesistente cappella dedicata alla "Presentazione della Beata Vergine" che, cessato il contagio della peste del 1624, prese il titolo di Maria SS. della Sanità. Nel 1628, accanto alla cappella venne edificato, per volere della nobildonna Stefania Mendoza Cortes, moglie del principe Diego Aragona Tagliavia, un cenobio degli eremiti di Sant'Agostino della Congregazione di Sicilia, soppresso nel 1774.