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Sant'Agostino a La Valletta
CHIESA DI S. AGOSTINO A LA VALLETTA
Situata in una delle molteplici vie da cui è composta La Valletta, sulla Old Bakery Street, la chiesa di sant'Agostino è perfettamente incastrata tra le abitazioni che la circondano anche se, data la sua altezza, è più appariscente.
La chiesa di sant'Agostino è una delle chiese costruite durante la creazione della nuova città di La Valletta ed è stata originariamente costruita tra il 1571 e il 1596 da Girolamo Cassar, architetto dei Cavalieri di San Giovanni.
Dopo il grande assedio di Malta, nel 1565, Jean La Valette, grande maestro dell'Ordine di S. Giovanni, aveva deciso di costruire una nuova capitale. I cavalieri di Malta erano sotto la regola di S. Agostino e conseguentemente si sentivano molto vicini agli Agostiniani. Oltre a ciò, a un agostiniano italiano, più tardi priore generale dell'Ordine, fra Spirito Pelo Angosciola, un predicatore famoso presso i Cavalieri, fu chiesto da La Vallette di tenere il 28 marzo 1566 il discorso alla posa della prima pietra della città. Nel 1571 fu firmato un contratto nel quale agli Agostiniani veniva assegnato un intero “quartiere” per poter costruire un monastero e una chiesa.
Gravemente danneggiata dal terremoto del 1693, la chiesa fu ricostruita nel 1765 con una pianta a croce greca e in stile barocco. L'architetto Anton Cachia era responsabile del progetto, mentre il maestro Giuseppe Bonnici era responsabile dei lavori di costruzione. Ulteriori modifiche sono state eseguite fino al 1794. Per un po' di tempo, dopo il 1817, è stata dedicata a San Marco Evangelista allorché l'Ordine agostiniano aveva scelto San Marco come il protettore della Provincia. La chiesa fu benedetta dal vescovo Vincenzo Labini e fu consacrata dal vescovo di Gozo, l'agostiniano Giovanni Maria Camilleri il 1 luglio 1906. Divenne chiesa parrocchiale nel 1968 su decisione dell'Arcivescovo Mons. Michael Gonzi.
Questa nuova parrocchia originata da quella di San Domenico abbraccia un quarto della popolazione di La Valletta.
Il suo interno ha la forma di una croce greca ed è attualmente finemente decorata. L'architetto che vi lavorò era Antonio Cachia, lo stesso architetto che ricostruì l'Auberge de Castille de Leon.
Costruita in arenaria rossa come praticamente il 95% degli edifici delle isole maltesi è aperta al pubblico durante gli orari delle Messe e poco prima. Caratterizzata da due torrette campanarie, non è certamente uno dei luoghi più turistici dell'isola ma tuttavia il suo interno è abbastanza interessante con un bell'altare.
Gli agostiniani reggono anche la chiesetta-oratorio della Madonna della Consolazione che si trova molto vicino al loro convento e alla chiesa parrocchiale di S. Agostino. In tale oratorio si tiene l'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento.
La sala di sant'Agostino, adiacente alla chiesa, fa parte del piano originale di Cassar. Numerose opere d'arte presenti all'interno della chiesa sono originali della prima chiesa. Tra questi ricordiamo un dipinto cinquecentesco di Mattia Preti che raffigura san Nicola da Tolentino, che si trova nella cappella dello stesso santo. Nella prima cappella a sinistra, c'è un dipinto che raffigura Giovanni di Sahagun, un agostiniano che nacque in Spagna nel 1430. Proviene dalla scuola di Preti. La chiesa è famosa per la statua di Santa Rita, la cui festa viene celebrata a maggio con una processione per le strade di La Valletta.