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sant'Agostino ad Asciano
CHIESA DI S. AGOSTINO DI ASCIANO
La chiesa di Sant'Agostino è un edificio sacro che si trova in corso Matteotti ad Asciano, sulla via verso Siena. Fu costruita intorno al XII secolo con l'annesso convento e architettonicamente si presenta con un corpo in stile gotico. La chiesa apparteneva sin dall'origine all'Ordine degli Agostiniani. Pur costruito nel periodo tardo gotico, l'edificio ha un interno barocco con un'unica navata ed è dotata di una semplice facciata in cotto a mattoni. Alla nobile famiglia Scotti si deve, nel XV secolo, l'ampliamento della chiesa e la costruzione della nuova facciata in stile romanico che è arricchita da una doppia scala con una loggetta in travertino. Di quell'intervento resta memoria nella data 1472 precisata su un mattone a sinistra della porta, in una minuscola iscrizione ad altezza d'uomo. Gli Scotti furono per vari secoli tra le famiglie più notabili di Asciano, come testimonia con evidenza l'iscrizione sulla targa di marmo alla base della Torre Civica. L'ampliamento della seconda metà del XV secolo ha mantenuto l'originaria struttura ad una sola ampia navata con un'unica tribuna in stile gotico. L'aspetto attuale fu determinato tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, in conformità alle prescrizioni del Concilio di Trento.
L'altare maggiore, barocco, è di pregevole fattura. La chiesa fu custodita fino all'anno 1808 dai Padri Agostiniani, che edificarono il contiguo grande convento. In seguito alle soppressioni napoleoniche la chiesa divenne privata, così come l'annesso convento. La chiesa ritornò al culto nel 1857 quando la famiglia Vegni la donò assieme agli arredi arredi al pio sodalizio della Confraternità di Misericordia e Santo Chiodo.
Interno della chiesa
All'interno, sull'altare maggiore, si conserva una Madonna con Bambino di Matteo di Giovanni. Da questa chiesa provengono il piccolo Crocifisso ligneo policromato, attribuito recentemente a Giovanni Pisano, e la Madonna in trono col Bambino, venerata come Madonna delle Grazie, la predella con le Storie di Santa Caterina d'Alessandria e quattro Santi, unico resto di un polittico, opere di Matteo di Giovanni oggi collocate nel Museo d'arte sacra.
Gli altri sei altari laterali furono privati dalle mense durante l'ultimo restauro, eseguito nel 1969 a opera della Confraternità di Misericordia e Santo Chiodo. Restano nella chiesa due affreschi mal conservati, dei quali il migliore è quello sull'altare di Santa Monica (il primo entrando nella parete destra), nonché il bassorilievo quattrocentesco di una lastra tombale, opera di Urbano da Cortona, collocata nell'abside e raffigurante il benefattore Jacopo Scotti. A questo personaggio si riferisce anche la figura di san Giacomo, dipinta nello scomparto laterale sinistro del polittico con la Madonna delle Grazie, commissionata dallo Scotti. Di questa mirabile opera di Matteo di Giovanni, databile intorno al 1460, è visibile sull'altare maggiore una copia dell'originale, oggi conservato a Palazzo Corboli. Per il culto tributato alla Madonna delle Grazie, patrona della Misericordia locale, la chiesa di Sant'Agostino è da considerarsi un vero e proprio santuario mariano.