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Chiesa di sant'Agostino a Cascia
CHIESA DI S. AGOSTINO DI CASCIA
Sulla sommità del colle nei pressi della Rocca si alza la chiesa di sant'Agostino con annesso l'ex convento degli Eremitani di Sant'Agostino. L'edificio primitivo è di antica fondazione ed è citato in una bolla del 1058 di Papa Nicolò II. L'edificio attuale è una ricostruzione del Trecento: risale al 1380 ed ha un bel portale gotico. E' un complesso che ha resistito alla violenza del terremoto del 1703 e precedenti. Si crede che la chiesa primitiva, sorta sopra un tempio pagano, fosse intitolata al Battista. Questa dedicazione potrebbe giustificare l'offerta che già nel sec. XIV, per norma statuaria, il comune era in obbligo di presentare ogni anno, nel giorno della festività del Santo, al priore degli agostiniani. Gli eremitani vennero in possesso della chiesa verso l'anno Mille ed eressero il convento dove nel 1381 fu tenuto il capitolo provinciale.
Il tempio con il convento nello stato attuale fu edificato intorno al 1389 poiché in quello stesso anno Giovanni di Buccio di Cascia, il giorno 11 novembre, stipulò con Antonio di Tozio di Berardone, anch'esso abitante a Cascia, sindaco e procuratore dei frati, una obbligazione di fornitura di 35.000 coppi o pinci di buona qualità, per la somma complessiva di 80 fiorini d'oro. Si obbligò inoltre a scaglionare la consegna di 5.000 coppi all'anno nel mese di agosto. Eretto il nuovo tempio, l'antico venne utilizzato come chiesa inferiore e poi abbandonato. La facciata ha il paramento esterno in cortina e si presenta a due spioventi con un portale di fattura simile a quello della chiesa di San Francesco. Ha una strombatura e presenta delle fasce di colonnine tortili. Nella lunetta che lo sovrasta si può ancora osservare un affresco, sia pure alquanto mal conservato, che raffigura una "Madonna in trono con i SS. Agostino e Nicola da Tolentino", che fu probabilmente dipinto nel XV secolo.
All'interno sono conservati alcuni lacerti di affreschi del Quattrocento e del Cinquecento. Interessanti sono le due camere sotterranee, che corrispondono probabilmente al primitivo impianto dell'antica chiesa. Allo stato odierno sono riconoscibili a sinistra dell'ingresso l'anno 1486 e la figura di San Nicola da Tolentino e alla parte opposta quelle dei SS. Pietro e Paolo. All'inizio della parete sinistra si notano: santi e Madonna con S. Nicola e sancta Monica Mater Augustini. Nella parete di fronte c'è un affresco con la Vergine in piedi all'interno di una mandorla fra i SS. Agostino e Rita genoflessi in preghiera; in basso, si notano monache oranti in ginocchio e anime purganti (sec. XVII). Più innanzi si profila un pulpito in legno con statuine di santi negli specchi (sec. XVII), e vicino, sul muro, c'è un affresco della Vergine con il figlio del sec. XVI. Nella parete destra del corridoio d'ingresso al convento, un altro affresco riproduce il Crocefisso, la Madre e i SS. Giovanni e Pietro con l'iscrizione in gotico: HOC OPVS F (actum) FIERI PAVLVS CICCHI A(nno) D(omini) MCCCC (...). Nella parete occidentale della vecchia chiesa un ulteriore affresco riproduce Angeli eucaristici con la scritta: (...) V=A (...) MCCCCLXXX. Da un corridoio laterale si può accedere al Convento e al chiostro (1480), che conserva tracce di affreschi del secolo XV.
Secondo una duratura tradizione popolare la chiesa di Sant'Agostino fu eretta laddove sorgeva in età romana un tempio dedicato dalla locale popolazione dei Casci alla loro dea. Poco resta del magnifico patrimonio artistico che un tempo ornava sia la chiesa che il convento.