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La chiesa di S. Agostino
CHIESA DI S. AGOSTINO DI PANICALE
Fuori dalla Porta Fiorentina della cittadina si incontra in piazza regina Margherita la chiesa di sant'Agostino, che conserva all'interno affreschi di scuola giottesca e peruginesca. Costruita nel Trecento dai frati eremitani agostiniani, l'edificio fu terminato nel 1502 come ricorda la data incisa sull'architrave della porta. La sua icnografia è a forma rettangolare con una copertura a capanna, sorretta da cinque capriate. Originariamente aveva al suo interno tre altari. Il colle di Panicale è appartenuto al territorio di Chiusi etrusca e romana. Con tutta probabilità il primitivo nucleo urbano nasce attorno ai secoli VII-VIII d. C., in periodo longobardo, come centro fortificato della Tuscia.
Ne fa fede la dedica a San Michele Arcangelo (santo particolarmente venerato dalla popolazione germanica) dell'antichissima pieve, oggi Collegiata. A partire dal sec. XI, Panicale diventa un centro strategico di particolare importanza per il dominio territoriale di Perugia, posto com'è a controllo della Valle del Nestore e del Trasimeno. In uno degli altari laterali della chiesa si trovava l'affresco della scuola del Perugino Madonna in Gloria con il Bambino e Santi (Agostino, Maria Maddalena e angeli musicanti) probabilmente di mano di Giovanni Spagna.
Altare interno
A causa dell'umidità fu trasferito nel 1796 sull'altare di sinistra ed in seguito ravvivato nei colori da Pietro Appiani. Sul finire dell'Ottocento, nel 1884, Tommaso Fata di Gubbio lo fece nuovamente staccare e trasportare definitivamente nella chiesa di S. Sebastiano, dove si trova tuttora. Nel 1855 il prof. Napoleone Verga riportò alla luce, sopra e di fianco al portale d'ingresso, alcune figure di Santi ed una Madonna in trono con Bambino di pregiata fattura. Quest'ultima immagine ricorda le composizioni di Filippo Lippi, dell'Angelico e di Giovanni Bellini.
Con il restauro del 1981 sono stati scoperti frammenti di affreschi risalenti ai secoli XVI e XVII, che testimoniano come in origine la chiesa fosse completamente affrescata. Notevole per il disegno, la costruzione, l'intaglio, lo stupendo altare centrale, in pietra serena, opera di Giambattista di Cristoforo da Cortona, terminato, come ci indica la data scolpita nel plinto della colonna di destra, il 18 marzo 1513. L'edificio di Sant'Agostino oggi è adibito a sala espositiva ed ospita il museo del tulle "Anita Belleschi Grifoni." Nel XIV secolo esisteva già in Panicale, in un piccolo convento, una Fraternità degli Eremitani e, nel 1489, come risulta dall'Archivio di Stato di Perugia, era detta "Fraternitas S. Augustini sive S. Marie", con la stima di 25 libbre (catasto II, reg. 33 cc. 420r-421r.).
In questa Chiesa fu istituita la Confraternita dei Disciplinati o della Frusta, per influsso del movimento dei Disciplinati, sorto in Perugia, nella seconda metà del XIII secolo al tempo di Ranieri Fasani (1261-1262). La Confraternita dei Disciplinati o della Frusta fu aggregata, nel 1672, all'Arciconfraternita della Beatissima Vergine del Gonfalone nella Chiesa di Santa Lucia in Roma, per usufruire delle indulgenze e di altri benefici spirituali. Nel 1652 il Papa Innocenzo X emanò una Costituzione, con la quale sopprimeva tutti i piccoli conventi di qualsiasi ordine religioso. Nella Diocesi di Città della Pieve ne furono soppressi cinque, tra i quali anche quella degli Eremitani di sant'Agostino in Panicale.