CHIESA DI S. DONATO DI LENTIAI

 

 

 

La chiesetta di san Donato è un minuscolo eremo con torre merlata in mezzo ad una natura solitaria e quasi selvaggia. L'edificio è una rara testimonianza della antica presenza del cristianesimo nel bellunese. La sua presenza fa sopravvivere il ricordo dei frati eremitani di sant'Agostino, che si occuparono probabilmente fin dall'inizio del sacro luogo, dove vissero nella meditazione e nella preghiera.

Nelle pietre del tempio, costruito probabilmente in età longobarda e più volte rimaneggiato e restaurato, si possono rivivere attraverso le sue sculture, almeno tredici secoli di storia. L'edificio attuale fu edificato nel 1668 e si divide in due parti: la cappella e l'abitazione degli eremiti. La cappella conserva segni di culto dei primi martiri cristiani.

Entrando nella chiesetta dalla porta principale, si incontra sulla destra un altare dedicato alla Madonna di Caravaggio.

Una parte della parete conserva una scadente immagine di sant'Antonio da Padova del Seicento in gran parte corroso. Vicino alla pittura doveva esserci anche un altro affresco, di cui rimane soltanto una scritta alla base che attesta il restauro del 1668. decisamente straordinario è l'affresco della Madonna con il Bambino con ai lati alcuni santi fra cui san Donato titolare della chiesetta.

La presenza di quattro reliquari dell'ottocento costituisce una ulteriore testimonianza del culto che gli Agostiniani riservavano ai martiri. I quattro busti lignei, finemente lavorati e dipinti, raffigurano quattro santi che appartengono alla tradizione agostiniana. Si tratta dei santi Innocente, Rogata martire romana, Adeodato e Urbana.