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La chiesa di sant'Agostino a Oaxaca
LA CHIESA DI SANT'AGOSTINO A OAXACA
La chiesa e il convento di sant'Agostino sono stati costruiti nella città di Oaxaca. Qui si trovano altri numerosi templi religiosi che tuttavia hanno subito numerosi danni per i frequenti terremoti. La popolazione tuttavia li ha ricostruiti sulle rovine degli eventi sismici. Questa spettacolare chiesa barocca dedicata a sant'Agostino fu completata nel 1699, ricostruendola sull'area di una precedente chiesa edificata nel 1586, ma crollata, con la cupola e i campanili nel corso di uno dei tanti terremoti che ogni 50 anni circa colpiscono la regione.
La facciata dell'edificio si presenta ancora oggi nella sua splendida architettura ricca di elementi barocchi. Il portale è stato creato dallo scultore Tommaso Sigüenza. Sostanzialmente essa è articolata su tre piani paralleli che si sviluppano in altezza sovrapponendosi l'un l'altro, dove compaiono figure e scene che celebrano l'ordine agostiniano, divisi tra loro da gruppi di colonne di ordine diverso.
Nella prima fascia da cui si accede al tempio, sotto un arco semicircolare, la cui chiave è un emblema degli Agostiniani, troviamo su entrambi i lati, nelle gole delimitate da colonne ioniche, due immagini relative a san Nicola Tolentino, a sinistra, e San Juan de Sahagun, a destra. Due iscrizioni in latino alludono alla ricostruzione del tempio nei secoli XVII e XVIII.
Nella seconda fascia, la sezione centrale è occupata da un grande quadro scultoreo che raffigura sant'Agostino attorniato dai suoi monaci, che porta nella mano sinistra una chiesa.
Due angeli sorreggono il suo manto che protegge gli astanti. Sotto le sue mani distese da entrambi i lati, si trovano dieci personaggi dell'Ordine agostiniano: in basso al centro, ai piedi del santo, si possono notare tre teste di eretici che sono stati sconfitti nella interpretazione del vangelo.
Ai lati del quadro, nelle nicchie fra due colonne, troviamo altre due statue dei due vescovi agostiniani san Alipio a sinistra e Tommaso vescovo di Valencia a destra. Nella fascia superiore ai lati del grande oculo ottagonale centrale che dà luce al coro. Ai lati, entro due nicchie racchiuse da colonne, sono state poste le sculture di santa Rita da Cascia e di Santa Chiara della Croce di Montefalco.
La chiesa conserva al suo interno, a forma di croce latina, delle splendide pale d'altare, dipinti e sculture come quelle relative a san Nicola da Tolentino, Nostra Signora della Consolazione, san Lorenzo, santa Monica, l'immagine della Vergine Maria e di Gesù bambino, nonché la Santa Trinità che incorona la Vergine. Degna di nota è pure la statua che raffigura il santo vescovo di Ippona, circondata da dipinti che illustrano la sua vita. La navata e il transetto sono coperti con volta a lunette, la crociera con soffitto a volta. La pala d'altare, posta nell'abside, si compone di cinque sezioni, individuate da colonne tortili e cornici, dipinti ad olio e con sculture policrome nelle nicchie. La scultura principale è quella di sant'Agostino, posta al centro della pala d'altare. In alto e ai lati troviamo le sculture di sant'Alipio, Santo Tommaso da Villanueva, san Juan de Sahagun e san Fulgenzo vescovo, importanti personaggi legati al fondatore dell'ordine. Sotto l'immagine di Agostino c'è un numero che rappresenta la Santissima Trinità che incorona la Vergine in cielo; ai suoi lati ci sono le sculture dei genitori della Vergine, san Gioacchino e sant'Anna. Tutti gli altri dipinti raffigurano scene della vita di S. Agostino.
Nei transetti ci sono altre due pale d'altare con predella e, sebbene più piccole, sono altrettanto belle quanto la più grande. La pala d'altare del braccio settentrionale è dedicata a san Nicola da Tolentino, la cui immagine scolpita si trova nella nicchia centrale. Sotto questa nicchia si trova la statua della Madonna della Consolazione, di cui il santo marchigiano era molto devoto. Altre pitture ricordano scene della vita del santo, che fu monaco caritatevole fino alla sua morte a Tolentino nell'anno 1305. La pala d'altare del braccio sud non ha un tema preciso. La collocazione dei vari episodi descritti può essere diviso in tre categorie: la prima comprende una scultura di santa Monica, un quadro della Vergine Assunta e un altro della della Vergine con il Bambino Gesù e l'Angelo Custode. Il secondo gruppo comprende il dipinto di san Giovanni Battista Bambino, in compagnia di Gesù a cavallo di un agnello, e un dipinto dello stesso Giovanni Battista quando battezzò Gesù nel fiume Giordano. La terza serie raggruppa tre quadri: san Francesco d'Assisi, sant'Agostino e sant'Ignazio di Loyola. Nei transetti esistono due piccole cappelle: una dedicata a san Giuda Taddeo, e l'altra a santa Rita Garcia. In un piatto di vetro, sotto il pulpito, è conservato come reliquia un frammento di osso di S. Agostino. Un'altra capsula similare, nella pala di San Nicola da Tolentino, contiene un frammento di tessuto del vestito di san Nicola, utilizzato durante i servizi divini.