LA CHIESA DI SANT'AGOSTINO A ESTREMOZ

 

 

 

La chiesa presenta una pianta longitudinale ad una navata in si affacciano due altari laterali con pale o retablos scolpiti in legno dorato. L'arco trionfale è arricchito da azulejos: anche con pareti sono rivestite da piastrelle figurative, in tonalità di colore blu e bianco.
La chiesa è nota anche con la dedicazione di Nostra Signora della Consolazione che rievoca la devozione mariana dell'Ordine agostiniano. Il rivestimento in piastrelle colorate di bianco e blu applicate sulle pareti laterali del coro è strutturato su quattro livelli livelli. Il primo è occupato da una cornice architettonica con pilastri scanalati. Al centro siedono le figure di due bambini alati e un paesaggio. Nella seconda fascia ci sono simboli che si riferiscono a sant'Agostino, mentre al terzo livello si sviluppano scene della vita del santo. All'ultimo livello degli angeli fiancheggiano l'Incoronazione della Vergine, di Cristo e di Dio Padre con la Santissima Trinità.

Quando nel 1669 il principe reggente D. Pedro autorizzò la fondazione di un convento degli Agostiniani Scalzi a Estremoz, ebbe inizio un lungo e difficile processo che avrebbe portato alla costituzione dell'Ordine degli Agostiniani Scalzi. Gli agostiniani raggiunsero Estremoz nel 1671 e hanno avuto qualche difficoltà nel trovare il luogo per ospitare la Comunità. Nonostante i lavori di miglioramento effettuati dai frati, è solo agli inizi del secolo XVIII che l'edificio subisce importanti interventi migliorativi architettonici. Ciò accade verso la fine del regno del re Pedro II, ma soprattutto durante il regno del re Magnanimo D. João V.

All'esterno si può ancora oggi distingue la sobria facciata della chiesa e del convento. Sulla facciata della chiesa si notano due angeli in adorazione della croce e la data di completamento della chiesa, l'anno 1719. Il suo interno racchiude un fenomenale complesso artistico, che costituisce uno dei più importanti edifici barocchi esistenti nella provincia di Estremoz. La bellezza delle pale degli altari, i pannelli di piastrelle attribuiti ad Antonio de Oliveira Bernardes, uno dei pittori più noti del periodo barocco, il corpo joanino in oro, i vari tipi di tessere di "singole figure" nelle diverse camere del convento, rendono il luogo un vero scrigno di tesori d'arte portoghese.