LA CHIESA DI SANT'AGOSTINO A HUESCA

 

 

 

Come suggerisce il termine "in foris", la chiesa è stata costruita al di fuori della cinta muraria della città medievale di Huesca, vicino alla porta di Montearagón, presso i bagni di fornace donati da Ramiro II e non molto distante dalla Cattedrale e dalla moschea islamica.

Attualmente la chiesa è denominata "chiesa di sant'Agostino". Dal 1135 ci sono riferimenti della sua presenza fino al 1422, quando vi si stabilirono le monache di Iguácel e più tardi, dal 1510 al 1796, il convento fu occupato dalle monache agostiniane.

All'interno la chiesa si presenta con una sola navata. L'abside è poligonale e robusti contrafforti rafforzano la struttura. Le finestre si aprono nel presbiterio verso sud. La facciata nord, molto modificata e ricostruita con mattoni, mantiene qualche traccia della forma originale. Nel XV secolo fu progettata la sua trasformazione in monastero dalle monache cistercensi, per ospitare la comunità proveniente da Cambrón, che a sua volta proveniva dalla chiesa di Santa Maria de Iguácel. Il trasferimento a Santa Maria In Forís è avvenuto nel 1454, dove sono rimaste fino al 1474, quando decisero di tornare al monastero originario e da lì, nel 1588, a Santa Lucia a Saragozza. Dopo alcuni anni la chiesa fu ceduta dal vescovo Juan de Aragón, dal Cabildo e dal Consiglio alle monache agostiniane scalze, che ne fecero una casa di studi di Arti e teologia.

La chiesa venne posta sotto l'invocazione di sant'Agostino, sostituendo la vecchia denominazione di Santa Maria de Afuera.

L'abside della chiesa è suddivisa da quattro costole che convergono in un arco trionfale. Nella sua chiave si trova una decorazione con lo stemma del vescovo don Juan de Aragón.

la porta principale originale conservata è ben conservata nella torre che fu costruita accanto al lato sud.