Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Congregazioni > Famiglia Agostiniana > Recolletti

RECOLLETTI DI SANT'AGOSTINO

Immagini dei sette martiri recolletti

Martiri Recolletti

 

 

RECOLLETTI DI SANT'AGOSTINO

 

 

 

 

La loro origine va ricollegata allo straordinario fenomeno religioso che pervase la Spagna fra il XVI e il XVII sec. Essi nascono fondamentalmente nella provincia di Toledo nel 1588 quando prende l'avvio un vasto movimento di riforma che in vestì tutto l'ordine agostiniano,avviandolo verso forme di vita decisamente austeri. Tra i promotori troviamo p. Luigi de Léon (1537-91) che divenne il legislatore del nuovo ordine. I primi seguaci si raccolsero nel convento di Talavera de la Reina nel 1589.

 

 

Agostiniane Recollette

Analogamente al movimento di riforma, che dette origine nel XVI sec. all'Ordine dei Recolletti di S. Agostino, vediamo svilupparsi fra le monache agostiniane il bisogno di vita più austera e rigorosa. Il primo monastero riformato femminile fu fondato a Madrid nel 1589 dal beato Alfonso di Orozco. Attivo sostenitore della riforma fu pure il beato Giovanni de Ribera, arcivescovo di Valencia, il quale aprì ad Alcoy nel 1597 un monastero per le agostiniane di più stretta osservanza. Attualmente i loro monasteri in tutta la Spagna ammontano a circa 40 unità alle dirette dipendenze dei vescovi.

 

 

Martiri Recolletti

Il 7 marzo 1999 Giovanni Paolo II ha solennemente proclamato beati, nella Basilica di san Pietro, i Padri Vicente Soler e 6 compagni, vittime tra il 25 luglio e il 15 agosto 1936 della persecuzione spagnola. Dopo la proclamazione della repubblica (14 aprile 1931) una situazione di disordine imperversò in Spagna per l'azione violenta del fronte popolare che ebbe ripercussioni sulla vita religiosa dei conventi Agostiniani Recolletti, oggetto di persecuzione e di oltraggio.

Nonostante il pericolo minacciasse l'intera comunità agostiniana, sia maschile che femminile, Padre Vicente Soler ed i suoi confratelli decisero di non lasciare la città di Motril (Granada), anche a rischio della propria vita: "Alcuni di noi cadranno e saranno martiri, ma dopo il Venerdì Santo viene la Risurrezione" dirà Padre Soler per incoraggiare gli altri. All'alba del 25 luglio del 1936 cinque degli otto confratelli della Comunità Agostinina Recolletta - i PP. Deogracias Palacios, Leòn Inchausti, José Rada, Juliàn Benigno Moreno e il frate José Ricardo Diaz - furono catturati, portati via dal convento ed uccisi sulla via pubblica.

Il giorno successivo fu la volta di Padre Vicente Pinilla, fucilato davanti alla chiesa della Divina Pastora insieme al parroco Manuel Martìn Sierra. Per ultimo fu ucciso il 15 agosto il Padre Vicente Soler, dopo essere stato rinchiuso in carcere. Qui trovò modo di pregare insieme ai detenuti animandoli con i racconti della sua vita missionaria. Come fece P. Kolbe nove anni prima di lui, Padre Soler offrì la propria vita in cambio di quella di un padre di otto figli; la sua offerta però non fu accolta, dal momento che il nome del condannato era già stato incluso nella lista di morte.

"I sette religiosi erano uomini semplici, estranei al dibattito politico, dediti al loro ministero sacerdotale e senza altre aspirazioni oltre a quelle della propria perfezione e della salvezza delle anime. Tutti provenivano da terre e famiglie di vigoroso lignaggio cristiano ... tutti avevano professato la Regola di S. Agostino e tutti erano cresciuti sotto lo sguardo materno della Vergine in conventi Agostiniani Recolletti sulle sponde della Navarra e della campagna di Granada."

(da l'Osservatore Romano)