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Stemma teutone
ORDINE DEI CAVALIERI TEUTONICI
I Cavalieri teutonici, come sono comunemente conosciuti gli aderenti all'Ordine dei Cavalieri dell'ospedale di Santa Maria in Gerusalemme, costituiscono un ordine di carattere religioso e militare fondato da alcuni crociati tedeschi nel 1190-91 nella città-fortezza di Acri in Palestina con funzione solo caritativa per portare assistenza ospedaliera ai pellegrini tedeschi. Le origini dei cavalieri Teutonici sono simili a quelle degli altri cavalieri gerosolimitani, in particolare con i cavalieri Ospitalieri condivide la partenza: un ospedale fondato da mercanti di Brema e di Lubecca in Terrasanta (1128). L'intento iniziale era, quindi, di proteggere i pellegrini e curare i malati. Nel 1198, un gruppo di cavalieri tedeschi, al seguito della prima crociata, rifonda l'ordine accentuandone il carattere militare. Così ricostituito l'ordine fu riconosciuto dal papato subito dopo nel 1199.
A differenza dei templari e degli ospedalieri, ai quali si ispirò per definire le proprie regole, vi potevano accedere solo membri della nobiltà tedesca. Il colore del mantello dei frati era bianco alla maniera dei Templari e contrassegnato dalla caratteristica croce nera patente, simile, nella forma, a quella templare. L'insegna dell'ordine vedeva la croce nera in campo argento, oggi simbolo dell'esercito Tedesco. Ricorreva sugli scudi e sui sigilli l'emblema dell'aquila, dalle ali aperte e gli artigli protesi a ghermire, ma non difettavano altri animali araldici, quale il leone rampante. Più semplice lo stendardo, bianco nero crociato.
L'ordine ebbe un notevole sviluppo con il grande maestro Ermanno di Salza (1210-1239), consigliere di Federico II, che volse l'azione prevalentemente verso il nordest pagano dell'Europa, lottando contro mongoli, slavi e prussiani. Lo stesso Federico II perfezionò la regola intorno al 1212, adeguando gli statuti al modello ospitaliero per gli aspetti religiosi, e al modello templare per quel che riguardava la guerra. E' importante tener presente il ruolo riservato alle donne all'interno dell'ordine, che furono sempre presenti e attive nei suoi ranghi, soprattutto per quanto riguardava l'assistenza ai feriti ed agli ammalati. A differenza degli altri ordini gerosolimitani, che professavano un ecumenismo cristiano "europeo", i Teutonici rimasero vincolati fin dalle origini a un'idea nazionale rigidamente circoscritta alla Vaterland germanica. Mentre Templari e Ospitalieri costituirono autentiche "multinazionali della fede", i cavalieri teutonici furono solo tedeschi associati tra loro per un'impresa straordinaria in terre lontane. Benchè furono valorosamente impegnati nelle terre d'outremer a fianco dei Templari e degli Ospitalieri, i Teutonici allargarono il loro campo d'azione nelle regioni del nord-est, dove c'era da cristianizzare le tribù baltiche e le inesplorate lande orientali.
Qui, fin dall'inizio del secolo XIII, intrapresero una complessa opera d'insediamento e di conquista. Nel 1231 i cavalieri fondarono, presso la Vistola, la città di Toru e sei anni più tardi si fusero con i Cavalieri portaspada di Livonia. Bloccati nel 1242 dal principe russo Alessandro Nevskij, ripresero la loro espansione nel Trecento annettendo la Pomerania e l'Estonia. Nei paesi conquistati imposero governi molto rigidi e ricorsero alla conversione forzata e allo sterminio dei popoli baltici.
Nel 1329 l'Ordine teutonico governava, come feudo papale, l'intera regione del Baltico, dal golfo di Finlandia fino alla Pomerania polacca. Sconfitti da un esercito polacco-lituano nel 1410 e gradualmente indeboliti, divennero vassalli dei re di Polonia. Per lo stretto, rapporto d'intesa con l'imperatore Federico II, rappresentato nell'Ordine da maestri di sua fiducia, a cominciare dall'amico e consigliere personale Hermann von Salza, i cavalieri Teutonici acquisirono un esteso potere in Puglia e in Sicilia, dove si trovarono presto a controllare castelli e proprietà d'immenso valore. Con il passaggio al luteranesimo del gran maestro Alberto di Brandeburgo nel 1525 l'ordine venne secolarizzato e tornò a svolgere funzioni prevalentemente ospedaliere.
Il papa lo soppresse in gran parte dei territori baltici e i suoi possedimenti furono secolarizzati e trasformati nel ducato di Prussia, mentre Estonia e Lettonia, nella parte settentrionale, furono suddivise dopo il 1558 tra Polonia, Russia e Svezia. L'Ordine però sopravvisse nella Germania meridionale, fino al 1809 quando venne sciolto da Napoleone. Ripristinato in Austria nel 1834, conservò la propria identità nel corso del XIX secolo, limitandosi però a opere di carità. Nel 1918 la sua direzione venne affidata ad un ecclesiastico e nel 1929 la disciplina religiosa venne completamente riformulata.
Da allora, con l'eccezione degli anni della seconda guerra mondiale, l'Ordine teutonico ha mantenuto il carattere di confraternita dedita alla carità e all'attività ospedaliera. La sua sede è a Vienna, ma possiede numerose sedi anche nel resto dell'Austria, in Italia e in Germania. Dal punto di vista storico i Teutonici si distinsero per una loro quasi morbosa vocazione al sacrificio, un'incontenibile ansia di ricercare la morte in combattimento, ereditata evidentemente da una tradizione pagana che la conversione al cristianesimo non aveva ancora del tutto espurgato dei suoi miti.
Sopravviveva in special modo la propensione a considerare il paradiso stesso come qualcosa di simile al Walhalla di Odino, un asilo di guerrieri e di eroi, al quale la gente comune non poteva avere accesso. Ne derivava, in definitiva, l'inconfessabile convinzione che la beatitudine celeste fosse qualcosa d'incompatibile con lo spirito di pace.