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I CONVENTI AGOSTINIANI: GLI INSEDIAMENTI E LA LORO DIFFUSIONE

Monasteri agostiniani in Africa all'epoca di sant'Agostino secondo la ricostruzione di Lubin nel 1659

Conventi agostiniani in Africa nel V secolo secondo la ricostruzione di Lubin (1659)

 

 

Il conventualismo agostiniano

 

 

 

Possidio narra che Agostino durante la sua vita fondò numerosi monasteri in Africa, che furono una autentica fucina per il clero africano. E' probabile che, Agostino vivente, questi monaci seguissero già la sua regola di vita. Dopo le invasioni vandale e arabe nel nord Africa la sua regola fu adottata da varie comunità monastiche sulle coste europee del Mediterraneo. La regola agostiniana sopravvisse per tutto il Medioevo fino al XIII secolo allorchè il Papato decise di creare un vero e proprio Ordine agostiniano. Le congregazioni eremitiche che seguivano questa regola in Italia, i Brettinesi, i Toscani e i Giambonini, sviluppate in Ordini regolari e dalla Chiesa approvate, furono invitate nel 1255, insieme con gli Eremiti di S. Guglielmo e con alcuni indipendenti, a mandare uno o due procuratori a un "capitolo d'unione", con lo scopo di riunirle in una unica struttura ecclesiale. L'iniziativa corrispondeva in pieno allo sviluppo sociale e religioso del tempo, che esigeva una organizzazione di vita sociale, nazionale ed ecclesiastica più salda sotto tutti gli aspetti. Nel campo ecclesiastico questa iniziativa del papato avrebbe significato anche l'apertura delle comunità religiose eremitiche verso la vita apostolica e la cura delle anime. I rappresentanti dei vari Ordini eremitici, guidati dai superiori maggiori, si radunarono nel Convento romano, che apparteneva ai monaci Toscani: S. Maria del Popolo. A quella riunione i superiori presenti furono: il gulglielmita Gioberto, il giambonino milanese Lanfranco, il toscano Filippo e, per i Brettinesi, Andrea o il suo successore. Presenti erano anche, sebbene i loro nomi non siano ancora rintracciati, i procuratori di Ardinghesca di Valle Aspra, di Torre di Palma, di Murceto, di Moriglione, di Castiglione della Pescaia, della "Congregazione delle Tredici" e di alcuni gruppi di minore grandezza e importanza. Le trattative richiesero molto tempo. Probabilmente tutto il processo si protrasse dall'autunno 1255 fino alla solenne chiusura nel 1256, che cadde, secondo tradizione, il primo marzo: mercoledì delle Ceneri. Il 9 aprile del 1256 nasce ufficialmente l'Ordine agostiniano moderno quando papa Alessandro IV con la bolla "Licet Ecclesiae catholicae" sancisce l'unione di cinque congregazioni eremitiche e cioè l'Ordine di S. Guglielmo, di S. Agostino, di Frate Giovanni Bono, di Favale e di Brettino. Tale unione dava vita a una nuova famiglia religiosa che avrebbe dovuto svolgere la stessa attività apostolica dei primi due Ordini mendicanti, il domenicano e il francescano: essa si sarebbe chiamata "Ordine dei frati eremiti di S. Agostino".