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Percorso : HOME > Opera Omnia > Florilegio > CreazioneFlorilegio agostiniano
Capolettera iniziale (con figura di sant'Agostino)
di un codice del XIII secolo
FLORILEGIO AGOSTINIANO
LA CREAZIONE
"Vediamo fino a che punto, la ragione può arrivare salendo dalle realtà visibili alle invisibili e da quelle temporali alle eterne. Bisogna, infatti, che non sia inutile e vano contemplare la bellezza del cielo, l'ordine degli astri, lo splendore della luce, la divisione dell'anno in quattro parti, in corrispondenza alle quattro stagioni, la così grande potenza dei semi, che generano specie e numeri, tutto ciò che nel suo genere, conserva un proprio modo d'essere e una propria natura."
(De vera rel.)
"Che il tuo spirito faccia il giro di tutta la creazione; dovunque a te griderà la creatura: Dio mi ha fatto. Tutto quel che t'incanta nell'arte loda il suo artefice, ebbene, assai di più, se tu fai il giro dell'universo, lo spettacolo induce alla lode dell'artefice. Vedi i cieli, sono grande opera di Dio. Vedi la terra: Dio ha stabilito i numeri dei semi, la varietà dei germi, la moltitudine degli animali. Fai ancora il giro dai cieli fino alla terra e non tralasciare nulla: ovunque ogni cosa ti parla del Creatore, e le creature nelle loro specie stesse sono come voci che lodano il Creatore".
(in Ps.26)
"Ti lodi la mia anima e manifesti così il suo amore; celebri le tue misericordie e manifesti così la tua grandezza. Tutto ciò che hai creato non cessa mai di manifestarla… attraverso gli occhi di chi li contempla. Così la nostra anima, appoggiandosi alle tue creature, si solleva dalla sua debolezza, e grazie ad esse giunge a te, loro mirabile creatore. E in te trova ristoro e vera forza". (Conf. V, I)
"Nelle pagine della Scrittura possono leggere soltanto quelli che sanno leggere e scrivere, mentre tutti, anche gli analfabeti, possono leggere nel libro dell'universo."
(in Ps 45)
"Se ne vanno gli uomini ad ammirare gli alti monti e i grandi flutti del mare e i laghi e i letti dei fiumi e l'immensità dell'oceano e il corso delle stelle, e trascurano se stessi".
(Conf X, 8, 15)
"L'intero tuo creato non interrompe mai il canto delle tue lodi".
(Conf. V, 1, 1)