Percorso : HOMEOpera Omnia > Florilegio > Verginità

Florilegio agostiniano

Capolettera iniziale (con figura di sant'Agostino) di un codice del XIII secolo che riporta il commento di due teologi domenicani al De civitate Dei, Biblioteca Ambrosiana, Milano

Capolettera iniziale (con figura di sant'Agostino)

di un codice del XIII secolo

 

 

 

FLORILEGIO AGOSTINIANO

LA  VERGINITA'

 

 

 

 

"Venga Lui ad occupare nel vostro animo tutto il vuoto che ha lasciato in voi la rinuncia delle nozze. Non vi è consentito amare con tiepidezza colui per amore del quale ricusate un amore che pure era legittimo."

(De Virg. 55, 56)

 

"La gioia delle vergini di Cristo viene da Cristo, si trova in Cristo, nello stare con Cristo, al seguito di Cristo, è merito di Cristo, in ordine a Cristo."

(De Virg. 27, 27)

 

"Lasciati possedere da Dio. Non pretendere d'essere tua proprietà; sii proprietà di Lui."

(in ps. 131, 12)

 

"La risurrezione dai morti è stata paragonata alle stelle che hanno il loro posto nel cielo ... Là sarà altro infatti lo splendore della verginità. Là sarà altro lo splendore della castità coniugale. Là sarà altro lo splendore della santa vedovanza. Risplenderanno diversamente, ma tutti vi saranno presenti. Diverso lo splendore, comune il cielo."

(Disc 132, 3)

 

"E' grazie alla continenza che ci riportiamo a quell'Uno da cui ci siamo allontanati, disperdendoci nel molteplice. Ti ama meno chi, con te, ama qualche altra cosa non per causa tua. O Amore che ardi sempre e non ti estingui mai, carità, Dio mio, infiammami. Mi comandi la continenza: concedimi ciò che comandi e comanda ciò che vuoi."

(Conf. X, 29)