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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > Basilio PachecoCICLo AGOSTINIANo di Basilio Pacheco a Lima

Agostino ferito d'amore per il Cristo. Visita e visione di Paolino da Nola
BASILIO PACHECO
1744-1746
Monastero agostiniano degli Eremitani di Lima
Agostino ferito d'amore per il Cristo. Visita e visione di Paolino da Nola
La scena di sinistra riprende la analoga incisione di Bolswert. Come recita la didascalia questo episodio è testimoniato da san Bonavnetura, san Vincente Ferrer ed altri autorevoli autori. Agostino in ginocchio offre a Gesù Bambino il suo cuore infiammato che trafigge con una freccia. La Vergine appare in una nuvola luminosa attorniata da angeli. A destra la scena è una novità: se ne conosce il significato per la spiegazione in basso. Paolino da Nola, seguito da tre frati, e vestito da frate con una croce sul petto, va in visita da Agostino ed entra nel suo studio. Ma lo trova vuoto perchè il santo è morto ed è asceso in cielo in contemplazione della Trinità. Un libro è rimasto aperto sul suo tavolo. Tutti i frati volgono lo sguardo in alto verso la visione della Trinità.
La scritta in pedice dice: "Jesus qual divino Cupido dispara saetas de amor al Corazon de Augustino imprimiendole en el eral y sensiblemente sus sacratissimas llags testificanlo S. Bonaventura. San Vicente Ferrer y otros graves Autores. Entrando Santo Paulino Obispo de Nola a visitar à su Padre y Maestro Augustino lo ve elevado en forma de Serafin ante el Trono dela Trinidad Santissima."
Sei grande, Signore, e degno di altissima lode: grande è la tua potenza e incommensurabile la tua sapienza. E vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione, l'uomo che si porta dietro la sua morte, che si porta dietro la testimonianza del suo peccato, e della tua resistenza ai superbi: eppure vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione. Tu lo risvegli al piacere di cantare le tue lodi, perché per te ci hai fatti e il nostro cuore è inquieto finché in te non trovi pace. Di questo, mio Signore, concedimi intelligenza e conoscenza.
AGOSTINO, Confessioni, 1, 1, 1
Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sageiitaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanciatum Augustini cor fuisse.
CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S.R.E. doctoris vita (Anversa 1616)