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REPERTI ARCHEOLOGICI romani a Volubilis

 

  REPERTI ARCHEOLOGICI ROMANI A VOLUBILIS

La città romana La Casa dei Mosaici

La città romana di Volubilis                                                                                               La cosiddetta Casa dei Mosaici

 

A passeggio per le rovine romane        Fortino di età bizantina

Girovagando fra le antichità romane di Volubilis                                                                       Mosaico di donna

 

La Casa dell'Efebo La Casa di orfeo Arianna e Orfeo

La casa dell'Efebo                                                Il mosaico della Casa di Orfeo                           Arianna e Orfeo

 

Mosaico del Dio Bacco Mosaico con scene di lotta Mosaico con animali Casa di Gordiano La cosiddetta casa di Bacco

Il dio Bacco                      Mosaico con scene di lotta                                Mosaico                            Casa di Gordiano             Casa di Bacco

 

La cosiddetta casa di Bacco Fatiche di Ercole

Casa di Bacco                                                                                                  Fatiche di Ercole

Fatiche di Ercole Fatiche di Ercole

Fatiche di Ercole                                                                                                  Fatiche di Ercole

 

Arco di trionfo

 

 

 

 

 

L'arco di Trionfo

 

 

 

L'arco di Trionfo, sul «decumanus maximus», fu eretto nel 217 in onore di Caracalla e di sua madre Iulia Domna. È stato rialzato nel 1933. Il decumanus maximus è l'asse che attraversa la città fra la cosiddetta porta di Tangeri, a nord-est, e la porta occidentale (il tratto messo in luce dagli scavi è compreso fra l'arco di trionfo e la porta di Tangeri). Lungo la strada si allineavano il palazzo del Procuratore (detto di Gordiano) e le più belle dimore della città.

Il campidoglio della città romana

 

 

Il Campidoglio

 

 

 

Il Campidoglio, identificato grazie a una dedica dell'imperatore Macrino datata 217, fu edificato sul luogo occupato in precedenza da un foro. Il cortile lastricato era circondato da un portico le cui colonne sono state in parte rialzate; al centro si trovava un piccolo altare da cui uno scalone conduceva al tempio capitolino propriamente detto. Il tempio non è orientato a est, forse a causa della configurazione del terreno. Le vicine terme, di epoca anteriore, sono state più volte rimaneggiate. La basilica è a tre navate di cui quella centrale, più ampia, terminava alle due estremità con un'abside; l'edificio fungeva da sede di amministrazione della giustizia.