Percorso : HOME > Africa agostiniana > Siti archeologici > Ziqua

AFRICA ROMANA: Ziqua

Ziqua: il tempio delle Acque o Ninfeo

Ziqua: il tempio delle Acque o Ninfeo

 

 

ZIQUA

 

 

 

L'odierna Zaghouan sorge sulle rovine dell'antica Ziqua. Di questa città romana resta solo un arco di trionfo. Dominante sul paese sorge l'interessante tempio delle Acque o Ninfeo, cui si accede per un panoramico sentiero. Costruito al tempo di Adriano ai piedi delle grandi scarpate rocciose del gebel Zaghouan, costava di un emiciclo internamente chiuso da una galleria a volta interrotta del tempio vero e proprio.

 

  APPROFONDIMENTO

       Reperti archeologici

 

Questo, a forma di nicchia centinata, conteneva la statua della divinità protettrice della fonte, mentre altre dodici nicchie, scavate nella parete della galleria, ospitavano le statue delle ninfe. Un doppio portico chiudeva il complesso sul lato posto a dominio del bacino dove le acque decantavano prima di essere incanalate nell'acquedotto per Cartagine.

Alcuni reperti archeologici, mosaici in particolare, testimoniano lo splendore e l'importanza della città romana. Un frammento di un pavimento a mosaico illustra ad esempio delle scene di caccia all'interno di un anfiteatro. Si tratta di un certo Lampadius venator, cioè cacciatore di professione, che è raffigurato in piedi, con le gambe protette da bendaggi protettivi e un laccio in mano. Al suo fianco, un altro personaggio sconosciuto, forse cacciatore o forse battitore, partecipa alla scena. Quanto agli animali, sono presenti due orsi, uno pronto a scattare, l'altro in atto di girarsi per rispondere a un attacco alle spalle. Sul terreno dell'arena si vedono disperse due lance e alcuni rami. Il mosaico proviene da Khanguet el-Hadjej vicino a Zaghouan e risale alla fine del IV o agli inzi del V sec. d. C. Attualmente è conservato al Museo del Bardo.