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REPERTI ARCHEOLOGICI ROMANI DI ZIQUA
Tomba di marmo
Occupando la faccia anteriore di una tomba, sette personaggi si ripartono su un registro composto da cinque nicchie. In quella centrale, certamente la più importante, si riconoscono le figure delle tre Grazie, che sono state raffigurate nude. Sui lati ogni nicchia ospita un ragazzo, sicuramente simboli delle stagioni. Così raffigurate le sette divinità esprimono il rinnovamento e l'eternità promessa al defunto. L'opera risale all'inizio del III secolo d. C. e fu rinvenuta a Oued Remel nei pressi di Zaghouan. Attualmente è conservata al Museo del Bardo.
Mosaico
Frammento di un pavimento a mosaico dove si osservano delle scene di caccia all'interno di un anfiteatro. Si tratta di un certo Lampadius venator, cioè cacciatore di professione, che è raffigurato in piedi, con le gambe protette da bendaggi protettivi e un laccio in mano.
Al suo fianco, un altro personaggio sconosciuto, forse cacciatore o forse battitore, partecipa alla scena.
Quanto agli animali, sono presenti due orsi, uno pronto a scattare, l'altro in atto di girarsi per rispondere a un attacco alle spalle. Sul terreno dell'arena si vedono disperse due lance e alcuni rami. Il mosaico proviene da Khanguet el-Hadjej vicino a Zaghouan e risale alla fine del IV o agli inzi del V sec. d. C.
Attualmente è conservato al Museo del Bardo.
Statua di Juppiter
Il Dio è rappresentato in piedi, con un corno dell'abbondanza in mano. L'opera scultorea è stata rinvenuta a Oued Remel nella regione di Zaghouan.
Attualmente è conservato al Museo del Bardo.