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Mostre: Si conosce solo ciò che si ama

Il Salone che ospita la Mostra

Il Salone dell'Oratorio che ha ospitato la Mostra

 

Il Salone che ospita la Mostra

La Mostra visitata durante la settimana da un numeroso pubblico

 

 

LA MOSTRA

SANT'AGOSTINO

SI CONOSCE SOLO CIO' CHE SI AMA

 

CASSAGO 10-18 aprile 2010

Oratorio Maschile

 

 

 

Dal 10 al 18 aprile sarà ospitata a Cassago, nel salone dell'Oratorio la Mostra su sant'Agostino che è stata presentata per la prima volta al Meeting di Rimini nell'agosto 2009 e che ora, dopo Verona, e prima di Roma, arriva a Cassago grazie alla collaborazione soprattutto fra Associazione S. Agostino, Costruiamo il Futuro, il Centro Charles Peguy.

"Si conosce solo ciò che si ama" è il titolo suggestivo di questa mostra che è stata curata da don Giuseppe Bolis con il significativo sostegno della Provincia di Pavia e dei padri agostiniani di quella città, dove sono conservate le spoglie del santo.

Si tratta di una mostra originale, perché, piuttosto che riproporre una esegesi su Sant'Agostino o una riflessione sulle tematiche teologiche o filosofiche che hanno visto impegnato il santo di Ippona, la sequenza dei pannelli racconta la sua vita e si sofferma sui fatti più significativi della sua esistenza, documentando la sua appassionata ricerca della Verità che lo conduce, grazie anche all'aiuto della madre Monica e del vescovo Ambrogio, a scoprire l'incontro fatale con Cristo.

È un Sant'Agostino vivo quello che viene presentato dai pannelli che parlano di lui; e, per entrare in contatto diretto con la sua persona, il percorso della sua vita è corredato da allestimenti suggestivi e multimediali, con scenografie create per l'ascolto di suoi brani "dal vivo".

La mostra segue di poco la fiction televisiva che proposto al grande pubblico una rivisitazione della vita di Agostino ponendo al centro soprattutto le ragioni della sua “conversione”. Come nella fiction gli attori hanno cercato di rendere al meglio il travaglio interiore di Agostino da giovane e da vecchio, così la mostra cerca a sua volta di creare un'occasione suggestiva perché chi la visiti possa incontrare prima di tutto un uomo segnato da un desiderio profondo, insopprimibile, quello della felicità: e che in questa ricerca e, proprio per questo, ha trovato in Dio un abbraccio totale. Il percorso della mostra segue quello della vita di Agostino, mostrando come ogni fatto che gli accadesse, ogni episodio di cui fosse protagonista, sia stato per lui una sfida ad andare sempre più al fondo del suo desiderio, fino a incontrare dentro la sua interiorità la presenza del Mistero, quella presenza che sola risponde all'inquietudine del suo cuore. È questo il filo rosso della mostra, perché è il filo rosso della vita di Agostino, che non fu mai un semplice uomo con alcune buone idee da realizzare, ma un uomo impegnato totalmente con la realtà, tanto che la sua conoscenza del mistero cresceva proporzionalmente all'esperienza che faceva della vita quotidiana.

La vicenda umana di Agostino è così una esemplificazione affascinante del tema che "La conoscenza è sempre un avvenimento" e in ogni passo della mostra si potrà quindi vedere come per Agostino conoscere non sia uno sforzo intellettuale, ma il frutto di una passione irriducibile, quella del cuore che cerca Dio dentro ciò che accade. Per questo Agostino potrà che dire "non si conosce se non per amicizia", perché tutta la sua esistenza testimonia che solo una passione profonda e consapevole per il proprio destino apre lo sguardo alla conoscenza, e lo apre al Mistero, che solo può soddisfare pienamente il desiderio dell'uomo. In un brano dei Soliloqui, che Agostino scrisse proprio a Cassago, ospite nella villa di Verecondo, troviamo l'espressione più alta di questo desiderio che lo accompagnerà per tutta la vita:

«Ecco: ho pregato Dio

– Che cosa vuoi dunque sapere ?

- Tutte queste cose che ho chiesto nella preghiera

- Riassumile in poche parole - Desidero conoscere Dio e l'anima

- E nulla più? - Proprio nulla !»

(Soliloqui 1, 2, 7).

 

È questo il brano da cui inizia il percorso della mostra, e sta ad indicare che tutta la vita di Agostino è segnata dal desiderio del cuore, conoscere se stessi e Dio.

 

 

La mostra è divisa in 3 sezioni..

 

Introduzione: dal pannello n° 1 al n° 4.

 

Sezione I (Una luce di certezza): dal n° 5 al n° 21/6.

Sezione II (Per voi vescovo, con voi cristiano): dal n° 22 al n° 27/A.

Sezione III (Ama e fa ciò che vuoi): dal n° 28 al n° 35.

Conclusione: pannello n° 36.

 

 

 

Autori: a cura di don Giuseppe Bolis.

 

Con la collaborazione di Giorgio Bonino, Roberto Boselli, Michela Brizzi, Samuele Busetto, Mirko Cesarini, Andrea Colli, Grazia Massone, Gianni Mereghetti, Laura Rigozzi, Matteo Severgnini, Giovanni Valdes.