Marilla R. Omini F. O.V.M.F.

 

 

 

Prima che si ampliasse la Chiesa (1930) in essa si trovavano parecchie iscrizioni o lapidi, per esempio quella di serizzo in memoria di - Marilla R. Omini. F. O. V. M. F. che con la pretesa che era un'iscrizione pagana, e malgrado rispettosa protesta fu dall'allora parroco don Colnaghi Enrico, messa sotto la nuova pavimentazione.

Dove c'erano le due balaustre ai piedi dei gradini per salire all'altare maggiore si trovano e ci sono ancora sotto il pavimento due lastre con iscrizioni (due tombe), dove si trovava la tribuna dei Duchi Visconti una lunga lastra di marmo nero portava una iscrizione in latino a grossi caratteri (in oro) fatti sparire con zelo iconoclasta dal Parroco Motta, così pure un tempietto, che a parere degli esperti era di epoca romana, era assai grazioso e serviva in sagrestia per mettere il fuoco a carbonella per uso liturgico.

Ai lati dell'altare maggiore c'erano due grandi affreschi di un maestro della fine del 1600 (non ricordo più il nome) così pure ai lati dell'altare di sant'Agostino c'erano due pitture dello stesso pittore raffiguranti S. Monica e S. Giacomo.

Anche la iscrizione che ora si trova sul pronao della chiesa è stata materialmente cambiata rispetto all'originale.

Ai quattro lati della cupola gli Evangelisti coperti da orrende pitture forse piangono ancora.

E così ho messo giù questa chiacchierata alla buona fatta di ricordi e di fatti: questa serie di avvenimenti, ma che conta alla fine, sono cose vere perchè è vero quello che ho raccontato e rimasto fedelmente nella mia memoria.

Amen

 

Vincenzo Confalonieri