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CICLo AGOSTINIANo della VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

Agostino medita da solo, immagine tratta dalla Vita sancti Augustini

Agostino medita da solo

 

 

VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

1450-1490

Ms. 1483, Boston, Public Library

 

Agostino medita da solo

 

 

 

Si nota un certo sforzo del disegnatore di individuare uno spazio paesaggistico intorno ad Agostino per ambientarne la scena. Seduto su un cucuzzolo Agostino porta le mani al petto. Ha un viso ancora molto giovane, quasi da adolescente. Un semplice albero si staglia sulla piccola collina. Un libro aperto giace sul terreno poco discosto da lui.

Ibi Augustinus apud se ipsum solus mirabatur maxime recolens quam longum tempus esset ab undevicesimo anno etatis sue, quo fervere ceperat studio sapiencie, disponens ea inuenta relinquere omnes vanarum cupiditatum spes inanes et insanias a mendaces, et ecce tricenariam etatem gerebat in eodem luto hesitans. Qualia autem tormenta, quales gemitus ipse paciebatur, nullus hominum sciebat quando pectore misero et ingrauidato curis mordacibus reuolueba[n]t hanc uitam miseram et mortem incertam ueritatemque adhuc per eum <nec> adeptam nec inuentam.

Hoc ex 6° Confessionum. Capitulum XXVIII.

 

A trattenermi erano le più vacue frivolezze e vanità di vanità, mie vecchie amiche, che mi tiravano per la veste di carne e sussurravano di sotto in su: "Non vorrai lasciarci ?" e "D'ora in poi non staremo più con te, mai più!"

"D'ora in poi non potrai più fare questo e quello, mai più!" E che insinuazioni sotto ciò che ho chiamato "questo e quello", che insinuazioni, mio Dio! La tua pietà le rimuova dall'anima del tuo servo. Che cose sordide, laide ! Ma io le udivo ormai a metà o molto meno: non mi venivano incontro con le loro obiezioni a viso aperto, ma bisbigliavano dietro le spalle come stuzzicandomi furtivamente, perché mi voltassi a guardare mentre fuggivo. Per colpa loro però mi attardavo, ed esitavo a strapparmele, a scuotermele di dosso e a volare in un salto là dove ero chiamato, mentre l'abitudine con tutta la sua forza insisteva: "E pensi di poterne fare a meno?"

AGOSTINO, Confessioni, 8, 11, 26