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CICLo AGOSTINIANo della VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

Agostino parte con la madre e i monaci, immagine tratta dalla Vita sancti Augustini

Agostino parte con la madre e i monaci

 

 

VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

1450-1490

Ms. 1483, Boston, Public Library

 

Agostino parte con la madre e i monaci

 

 

 

Monica, che indossa una veste bianca con il velo, apre la comitiva seguita da Agostino e da tre fratres di cui uno si appoggia al bastone. Agostino e i tre monaci indossano la cocolla nera agostiniana. L'immagine è assai spoglia di elementi scenici ed è tutta definita dalla nitidezza delle figure e dei visi. I tre frati seguono quasi parlottando fra di loro e costituendo una comunità di intenti e di cuori.

Ibi Augustinus assumptis secum pia matre Monica, Deodato filio suo fratribus illis et amicis suis karissimis, videlicet Alippio et Ponciano, ad Affricam proficiscendi iter arripuit.

 

Secondo Enrico di Friemar Agostino fu frate eremitico fin dal suo battesimo, giacché allora "S. Ambrogio lo rivestì dell'abito nero e lo cinse con la cintura". Prosegue dicendo che "rimase a Milano per circa un anno con l'abito eremitico per essere meglio istruito nella fede cattolica dai beati Ambrogio e Simpliciano."

In questa occasione avrebbe chiesto aiuto a Simpliciano perchè lo provvedesse di monaci che lo seguissero in Africa per fondare monasteri e ripetere laggiù l'esperienza eremitica milanese. L'episodio narrato da Enrico di Friemar nel XIII secolo deriva forse da una tradizione leggendaria medioevale più antica: certamente costituì il supporto e la giustificazione per le relative scene che comparvero nella iconografia agostiniana.

 

Secondo Enrico di Friemar durante il viaggio di ritorno in Africa Agostino incontrò in Toscana diversi eremiti con cui ebbe esperienze monastiche.

ENRICO DI FRIEMAR, Trattato sull'origine e lo sviluppo dell'Ordine dei monaci eremitani

 

Anche Giordano di Sassonia riprende lo stesso episodio, scrivendo che "di ritorno in Africa, visitò i fratelli di Toscana e di Centocelle, ma di passaggio, quindi, secondo questa nostra deduzione, non potè trattenersi con loro per molto tempo."

GIORDANO DI SASSONIA, Liber Vitasfratrum