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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Quattrocento > Historia Augustini > Funerali di PatrizioCICLo AGOSTINIANo della Historia Augustini
Funerali di Patrizio
HISTORIA AUGUSTINI
1430-1440
Manoscritto 78A 19a Kupferstichkabinett di Berlino
Funerali di Patrizio
Patrizio è deposto nella bara col viso coperto e il corpo avvolto in un lenzuolo. Due ceri ardono ai suoi fianchi mentre Monica contempla desolata il marito assieme a un gruppo di persone. Un adolescente, forse Agostino o Navigio, guarda la scena portandosi la mano al petto: di fianco a Monica una giovane, forse la sorella di Agostino, osserva muta ed emozionata. Fra i suoi familiari alcuni portano la mano al petto in segno di grande contrizione, di tristezza e dolore per il luttuoso evento.
Agostino ne parla nelle Confessioni, nel libro nono, quando ripensa alla sua vita trascorsa con la madre e i genitori: "Finalmente guadagnò a te anche il marito, già quasi al limite estremo della vita temporale: e in lui che ormai era credente non rimpianse ciò che aveva tollerato nel miscredente. Era poi la serva dei tuoi servi. Chi di loro l'aveva conosciuta, in lei rendeva lode e onore e amore a te, sentendo nel suo cuore la tua presenza, testimoniata dai frutti di una vita consacrata a te.
Era stata la moglie d'un solo uomo, aveva reso ai genitori il bene ricevuto, aveva retto con devozione la sua casa, a testimonio aveva le sue buone opere. Aveva allevato dei figli, partorendoli di nuovo ogni volta che li vedeva allontanarsi da te. Infine di tutti noi, Signore, che possiamo per tuo gratuito favore dirci servi tuoi, e ricevuta la grazia del tuo battesimo vivevamo già in una nostra comunità, al tempo in cui ancora lei non s'era addormentata in te, di tutti noi si prese cura quasi fossimo tutti figli suoi, e quasi fosse figlia di noi tutti ci servì."
AGOSTINO, Confessioni, 9, 9, 22