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CICLo AGOSTINIANo della Historia Augustini

Ordinazione sacerdotale di Agostino, immagine tratta dalla Historia Augustini

Ordinazione sacerdotale di Agostino

 

 

HISTORIA AUGUSTINI

1430-1440

Manoscritto 78A 19a Kupferstichkabinett di Berlino

 

Ordinazione sacerdotale di Agostino

 

 

 

Valerio vescovo di Ippona presenta il calice ad Agostino inginocchiato che lo benedice. Un monaco si pone in ginocchio dietro Agostino. E' l'episodio della ordinazione sacerdotale di Agostino. La scena non segue il racconto di Possidio che fu invece ripreso dalla iconografia agostiniana successiva: anzichè la presenza del popolo che lo acclama, qui è lo stesso Valerio a farsi avanti e a ordinarlo sacerdote.

 

Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.

Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.

 

In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.

POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1