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Agostino visita i poveri
HISTORIA AUGUSTINI
1430-1440
Manoscritto 78A 19a Kupferstichkabinett di Berlino
Agostino visita i poveri
La scena, come fu immaginata dall'amanuense, in realtà è doppia e considera in un unico quadro poveri e prigionieri. Agostino nella scena di sinistra offre un pane ad un infermo che ha una gamba sola. A stento si regge in piedi appoggiato alla stampella. Troviamo qui uno dei primi esempi della apparizione di Agostino agli sciancati e ai pellegrini malati. Un cieco condotto dal suo cane segue questo storpio. Dietro di essi una donna porta il suo bambino sulle spalle. Questo gruppo è chiamato pauperes, cioè poveri. Un albero separa questa dalla scena successiva dove Agostino si avvicina a due prigionieri incarcerati all'interno di una torre.
La descrizione di questa attività di Agostino è bene rappresentata da una scena, che fu immaginata dall'amanuense del Manoscritto di Berlino, in realtà doppia, che considera in un unico quadro poveri e prigionieri. Agostino nella scena di sinistra offre un pane ad un infermo che ha una gamba sola. A stento si regge in piedi appoggiato alla stampella. Troviamo qui uno dei primi esempi della apparizione di Agostino agli sciancati e ai pellegrini malati. Un cieco condotto dal suo cane segue questo storpio. Dietro di essi una donna porta il suo bambino sulle spalle. Questo gruppo è chiamato pauperes, cioè poveri. Un albero separa questa dalla scena successiva dove Agostino si avvicina a due prigionieri incarcerati all'interno di una torre.
2. 2. Quel santo uomo desiderava fare anche quanto dice ancora il Signore: Se vuoi essere perfetto, vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli, e vieni, seguimi (Mt. 19, 21). Desiderava edificare sul fondamento della fede: non legna fieno e paglia, ma oro argento e pietre preziose (1 Cor. 3, 12).
2. 3. Aveva allora più di 30 anni e gli restava solo la madre: essa stava sempre con lui e gioiva del proposito che egli aveva intrapreso di servire Dio più che se avesse avuto nipoti carnali. Suo padre infatti era morto.
24. 3. Sappiamo però che rifiutò alcune eredità, non perché sarebbero state inutili ai poveri ma perché riteneva giusto ed equo che esse venissero in possesso dei figli o dei parenti o dei genitori dei defunti, ai quali quelli morendo non le avevano voluto lasciare.
POSSIDIO, Vita Augustini, XXIV, 3
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea