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CICLo AGOSTINIANo di Vaclav Reiner a Praga

L'Apoteosi di Agostino, affresco di Reiner sul soffitto barocco della chiesa dei santi Tommaso ed Agostino a Praga

L'Apoteosi di Agostino, che ha un cuore fiammante in mano

 

 

VACLAV REINER

1728-1730

Chiesa di S. Tommaso e Agostino a Praga

 

L'Apoteosi di Agostino

 

 

 

L'Apoteosi di Agostino L'ultima scena dipinta da Reiner raffigura la Glorificazione ovvero l'Apoteosi di sant'Agostino. L'affresco si trova al centro della volta e significativamente esprime l'alta devozione verso il santo che si coltiva nella chiesa e nel monastero da sempre retto dai monaci agostiniani. La dicitura che accompagna il dipinto ricorda la prudenza e la gioia di Agostino nel servire Dio. La nettezza dei colori e la vivacità delle tinte danno ariosità e gioiosità alla scena. Al centro della rappresentazione appare la grandiosa figura di sant'Agostino in abiti vescovili che coprono la nera cocolla dei frati agostiniani.

Con la mano destra regge nella mano distesa il cuore fiammante. Ai suoi piedi una folla di angeli lo sorreggono e gli portano i simboli episcopali. Il suo viso è ancora giovanile con una folta barba grigiastra. La struttura della scena è grandiosa e celebra l'arrivo di Agostino in paradiso nella gloria della beatitudine dei santi.

 

La scena rappresenta un riconoscimento alla grandezza di Agostino e della sua vita, che si ispira al passo di Timoteo: "Non coronabitur nisi qui legitime certaverit." Tre corone sono solitamente utilizzate per esprimere la gloria del santo, il cui significato è da riconoscere in tre simboli: la verginità, la scienza e il martirio.

L'episodio riprende passi della Epistola XVIII ad Cyrillum Jerosolymitanum episcopum dello Pseudo Agostino.