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Risurrezione di Cristo tra i Santi Giacomo e Agostino
LAURETI TOMMASO
1574
Bologna, Basilica di S. Giacomo Maggiore
Risurrezione di Cristo tra i Santi Giacomo e Agostino
La prima attività di Tommaso Laureti a Bologna fu rivolta essenzialmente alla progettazione architettonica. Suoi sono i progetti per la fontana di Nettuno e per quella a fianco del Palazzo Comunale. La sua formazione artistica avvenne nell'orizzonte culturale michelangiolesco romano e in particolare in quello di Sebastiano del Piombo. Ne sono aperta riprova i dipinti che eseguì per la chiesa di S. Giacomo, ove fu ripetutamente chiamato a dipingere pale d'altare, fra cui la grandiosa ancona a trittico dell'altare maggiore, che orna il fondo dell'abside. In questa pala, la Risurrezione di Cristo tra i Santi Giacomo e Agostino, datata 1574, esplode in un alone di fuoco, che riverbera lampi e guizzi luminosi che saettano le figure dei soldati atterriti.
Agostino è raffigurato a destra, mentre è seduto davanti allo scrittoio intento a vergare con la penna un foglio. Indossa i suoi paramenti episcopali con in testa la mitra.
Dal repertorio del Giudizio michelangiolesco Laureti ha tratto non poche idee compositive, applicando fedelmente gli scorci più virtuosi animati dalla complessità del gioco di luci. L'uso abbondante di bitumi alla ricerca di tali vistosi effetti ha generato nel tempo un disastroso oscuramento della superficie pittorica, come del resto è avvenuto anche per gli altri quadri che Laureti ha eseguito in S. Giacomo.
All'Olmelli, su disegno di Francesco Albertoni, è dovuta l'opulenta ancona dell'altare maggiore che per la sua imponenza ed eleganza risalta al centro dell'abside, facendo da degno fondale alla chiesa. Questa cornice, che incastona il Cristo risorto coi santi Giacomo ed Agostino, è a forma di trittico con gli scomparti laterali architravati e quello grande al centro arcuato.
Tommaso Laureti
Tommaso Laureti, detto "il Siciliano" per le sue origini, nacque a Palermo verso il 1530. Probabilmente apparteneva a una famiglia di artisti. Da giovane si trasferì a Roma dove completò i suoi studi artistici forse nella bottega di Sebastiano dal Piombo. Le sue prime opere sono documentate a Bologna dove lavorò forse già a partire dal 1560. Qui progettò varie fontane. Come pittore si ricordano, a Bologna, della Basilica di San Giacomo Maggiore il Trittico dell'altare maggiore e la pala con la Madonna in gloria tra i SS. Cecilia, Agata e Guglielmo d'Aquitania. Negli anni settanta del Cinquecento lo troviamo a Mantova, e forse anche a Ferrara, dove probabilmente eseguì un San Gerolamo nel deserto.
Nel 1582 si stabilì a Roma chiamato da Gregorio XIII per affrescare la volta della sala di Costantino nei palazzi Vaticani, che concluse nel 1585. Il riquadro centrale di questi dipinti contiene il Trionfo della Croce sugli idoli pagani, efficace perno della decorazione, nella sua essenzialità simbolica. Tra il 1586 e il 1594, Laureti lizzò nuovi affreschi per il Palazzo dei Conservatori sul Campidoglio. Negli anni romani realizzò inoltre la pala con il Martirio di Santa Susanna per la chiesa omonima, dipinto di intensa forza drammatica e spiccato colorismo.
Divenne membro della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon e fu tra i fondatori dell'Accademia di San Luca nel 1593. Si spense a Roma verso il 1602.