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PITTORI: Sigismondo de Magistris

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo nella Pala di Gera Lario

 

 

SIGISMONDO DE MAGISTRIS

1547

Gera Lario, chiesa di san Vincenzo

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La grandiosa pala reca sul bordo esterno una iscrizione che segnala sia la committenza che l'anno in cui fu eseguito: HOMINES / DE GERA / NOMINE / ISTIUS ECCLE/SIE SANCTI VINCENCII / FECERUNT /FIERI / 1547.

I due dipinti centrali rappresentano (in basso) la Vergine in trono con il Bambino e (in alto) il Cristo crocifisso con attorno Maria, Giovanni e la Maddalena. Ai lati sono collocate quattro coppie si santi: a sinistra troviamo san Vincenzo e il Battista, un vescovo e Nicola. A destra si scopre la presenza di Stefano e Lorenzo, Sebastiano e Rocco. Sulla cimasa in tre specchiature sono visibili l'arcangelo Gabriele, lo Spirito Santo e la Vergine annunciata. Sulla predella sono dipinti, a mezzo busto, Gesù, i dodici apostoli e i quattro Dottori della Chiesa.

La pala è stata variamente attribuita a diversi autori. In un primo tempo fu reputata di scuola luinesca, successivamente si pensò ad Andrea de Passeri e infine ad un anonimo pittore che aveva dipinto le pareti del presbiterio. Venne avanzata anche una ulteriore ipotesi e cioè che l'opera sia da attribuire a Sigismondo de Magistris sulla base di analogie stilistiche con sue opere contemporanee.

 

La pala è conservata a Gera Lario nella chiesa di san Vincenzo. L'interno di questa chiesa si presenta a navata unica. Le pareti conservano una vasta e ricca decorazione a fresco che presenta punti pregevoli nella zona absidale, preceduta da un arco trionfale dove sono illustrate le storie della Vergine e di san Vincenzo. La prima campata a sinistra ospita un altare dedicato a santa Marta dove si può ammirare un affresco della santa con membri della Confraternita dei Disciplini. Nel terzo comparto è conservata una tela del XVII secolo che raffigura la Flagellazione ai cui lati si trovano affreschi più antichi con le figure dei santi Vincenzo e Stefano. Sulle pareti laterali si possono individuare altre figure di santi quali S. Antonio Abate, S. Antonio da Padova e S. Francesco). Alla base dell'arco trionfale sul lato destro è presente un'ancona lignea di S. Lorenzo, risalente al XVI-XVII secolo, con le figure di S. Rocco, S. Sebastiano, S. Agostino e S. Nicola da Bari.

Il presbiterio presenta un notevole ciclo decorativo, eseguito nel 1546. Nella volta sono raffigurati gli Evangelisti, sulla parete di fondo S. Vincenzo e S. Stefano con Dio Padre, sulle pareti laterali i Dottori della Chiesa e al di sotto scene della vita di S. Vincenzo. Sopra l'altare spicca un pregevole polittico eseguito nel 1547 con scene dell'Annunciazione, la Madonna in trono col Bambino, la Crocifissione e figure di Santi e Dottori della Chiesa. Lungo il fianco destro della chiesa, nella seconda campata, si colloca l'altare del Crocifisso dove si trova un gruppo ligneo policromo seicentesco raffigurante il Crocifisso con le Pie Donne. Sul lato del pilastro sinistro è collocato un affresco cinquecentesco della Madonna in trono col Bambino. Nel successivo comparto è presente un grande affresco raffigurante S. Pietro Martire sotto cui si apre l'accesso al battistero la cui posizione è all'interno dell'antica abside della chiesa. Questo ambiente conserva resti di un oratorio di epoca paleocristiana e altomedievale e un frammento di pavimentazione romana a mosaico del II sec. d. C.