PANETTI DOMENICO

1500-1510

New York, E. A. Silberman Gallerie

 

San Floriano e sant'Agostino

 

 

 

Il dipinto di Panetti, realizzato con tecnica della tavola, raffigura san Floriano assieme a sant'Agostino. L'opera misura 80 cm d'altezza e 59 di larghezza ed è stata segnalata nel 1930 nella Collezione Albrighi a Firenze. Attualmente si trova a New York, alla E. and A. Silberman Gallerie.

Agostino è qui raffigurato come vescovo: porta la mitra in testa e regge con la mano destra un libro chiuso, mentre con la sinistra abbozza una benedizione. Sullo sfondo, piuttosto spoglio, si intravedono rari alberi e montagne secondo il gusto quattrocentesco. Al suo fianco si erge ben ritto un san Floriano molto giovane che impugna una spada rivolta verso l'alto con la mano destra.

San Floriano sarebbe morto martirizzato a Lorchn nel 304 quando era un soldato romano di stanza nel Norico. Subì il martirio durante le persecuzioni imposte dall'imperatore Diocleziano. Secondo quanto attesta la sua passio, Floriano era un veterano dell'esercito che ricopriva la carica di princeps offici a Cetia in Austria. Condividendo la sorte di altri cristiani raggiunse Loriacum dove venne arrestato e condannato a morte. Dopo l'interrogatorio e la tortura, Floriano venne gettato nel fiume Anesius (Enns) con una macina legata al collo. Le sue spoglie furono ritrovate dalla matrona Valeria e furono sepolte dove oggi sorge il monastero di Sankt Florian affidato dapprima ai Benedettini, e passato poi ai Canonici Regolari della Congregazione Lateranense Austriaca. Patrono dell'Alta Austria, del Tirolo e della Polonia, viene invocato contro le inondazioni e gli incendi: per questo viene considerato patrono dei pompieri.

Nel 1183 alcune reliquie di Floriano furono portate dal vescovo Egidio di Modena a Cracovia dove il duca Casimiro di Polonia edificò in suo onore una splendida basilica.

 

 

 

Domenico Panetti

Fu un pittore che visse nl periodo rinascimentale. Nato nel 1460, lavorò soprattutto a Ferrara, dove dipinse una Deposizione dalla Croce per la chiesa di San Nicolò e una visitazione per quella di San Francesco. La critica lo ritiene uno degli esponenti di spicco della cosiddetta scuola ferrarese, che si diffuse grazie al mecenatismo dei nobili Signori d'Este. Tra i suoi allievi ricordiamo principalmente il Garofalo. Panetti morì nel 1530.