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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ciqnuecento: Pellegrino da San DanielePITTORI: PellEgrino da San Daniele
Agostino Dottore della Chiesa
PELLEGRINO DA SAN DANIELE
1497-1522
San Daniele del Friuli, chiesa di sant'Antonio
Agostino Dottore della Chiesa
L'affresco che raffigura i quattro Dottori della Chiesa si trova nella chiesa di sant'Antonio a San Daniele del Friuli. Le prime attestazioni di questa chiesa risalgono al 1308. Nel 1348 venne danneggiata da un terremoto e nel 1441 fu riparata conservando l'originaria struttura a capanna a navata unica. Nel 1470 quando vennero effettuati i lavori della facciata gotica in pietra d'Istria con il magnifico rosone raggiato. Il portale conserva nella cui lunetta le effigi di sant'Antonio Abate, san Giovanni Battista e sant'Antonio da Padova. Al suo interno la chiesa custodisce uno splendido ciclo di affreschi rinascimentali realizzato tra il 1497 e il 1522 da Martino da Udine, meglio noto con il nome di Pellegrino da San Daniele. Nel coro, nell'arco trionfale e nella parete di destra sono stati dipinti tre cicli di affreschi: i primi due sono stati realizzati da Vitale da Bologna verso la fine del Trecento, mentre il terzo fu splendidamente affrescato da Martino da Udine, detto Pellegrino da San Daniele, il quale vi lavorò in diverse fasi dal 1497 al 1522.
Nella volta del coro sono raffigurati Profeti ed Evangelisti, nella parete di fondo una Crocifissione opera di Pellegrino, mentre nei sottarchi ancora figure di Profeti e i Dottori della Chiesa. Agostino è raffigurato come vescovo con in mano un libro aperto. Lungo le pareti del coro, nell'arco trionfale e a sinistra sono rappresentate le Storie di Sant'Antonio abate e di Cristo, ove sono presenti ancora tracce del ciclo più antico con scene dell'Infanzia di Cristo.
Martino da Udinee
Soprannominato Pellegrino da San Daniele dal paese dove nacque nel 1467, a Udine frequentò la scuola di Antonio da Firenze e successivamente la bottega di Domenico Da Tolmezzo. Ben fu richiesto come pittore dalle famiglie nobili friulane, che gli commissionarono vari dipinti. A conoscenza delle innovazioni tecniche e pittoriche, sembra sia stato influenzato dai grandi pittori veneti del periodo, quali Andrea Mantegna e Giovanni Bellini, e successivamente Cima da Conegliano, Bartolomeo Montagna e i pittori ferraresi. Risiedette a Ferrara al servizio di Ercole d'Este presso la corte estense tra il 1500 e il 1513. Nel 1508 approntò le scenografie per La Cassaria di Ludovico Ariosto e per il Carnevale ferrarese. Ritornato in Friuli, le conoscenze acquisite a Ferrara gli permisero di dare vita ad opere di grandi dimensioni come l'Annunciazione dei calzolai e le portelle per l'organo del Duomo di Udine. Fu tuttavia il grande ciclo di affreschi nella chiesa di sant'Antonio abate che rese celebre Pellegrino. Tra i suoi allievi vanno ricordati Sebastiano Florigerio, Luca Monverde, i fratelli Francesco ed Antonio Floriani e soprattutto il Pordenone. Morì nel 1547.