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PITTORI: Henricus Leonard Kocken

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

KOCKEN HENRICUS LEONARD

1920-1940

Utrecht, Museum Catharijneconvent

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Henricus Leonard D. Kocken realizzò questo bozzetto su carta per una vetrata. Vi ha rappresentato, come esplica la dicitura la figura di sant'Agostino.

Il santo appare di fronte con le sue vesti episcopali. In testa porta la mitra, mentre una aureola gli copre il capo. La mitra, semplice nella struttura, presenta le due infule che scendono dal bordo inferiore.

Nella mano sinistra regge un alto bastone pastorale, mentre con la destra regge un libro chiuso.

Raffigurato a persona intera, Agostino ha un viso di persona tarda nell'età ma nello stesso tempo dall'espressione autorevole. Ai suoi piedi, entro una cornice si può osservare un angelo a mezzo busto che alza con la mano sinistra un cuore fiammante, simbolo del santo vescovo di Ippona.

Una cornice dai vividi colori rende ancora più luminosa, con il gioco cromatico della luci, la figura del santo.

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6

 

 

 

Henricus Kocken

Figlio del fornaio Johannes Anthonius Kocken e Hillegonda van der Tol, Kocken nacque a Utrecht nel 1882 ed ha iniziato la sua carriera artistica nello studio di Sodenkamp in Jutphaas. La sera seguiva le lezioni di disegno alla Society Kunstliefde a Utrecht. Nel 1902 si trasferisce a Kevelaer, dove ha lavorato nello studio Derix. Nel 1911 si sposa con Hendrika Tilleman, mentre nel 1914 fa ritorno a Utrecht. In questa città Kocken lavora con il suo figlio maggiore Hendricus come assistente. Le vetrate vengono eseguite e realizzate con l'aiuto di suo fratello Gert Kocken. Il nostro autore considerava l'arte del vetro colorato come una forma d'arte autonoma. E' stato membro della Gilda di San Bernulphus e pubblicando i suoi lavori sulla rivista dell'associazione The Book Guild riuscì a ottenere attenzione per le sue opere colorate. Nel corso della sua attività ha realizzato finestre per molte chiese cattoliche. La composizione delle sue finestre in origine si richiamava al neogotico ma dalle fine degli anni Venti il suo stile è diventato più libero. Kocken oltre che su vetro, dipinse anche quadri ad olio. Dopo la seconda guerra mondiale, ha perso rapidamente la vista. E' morto nella sua città natale nel 1955 all'età di 72. Venne sepolto nel cimitero della chiesa cattolica di Santa Barbara. Nelle collezioni del museo Catharijneconvent sono conservate diverse centinaia di schizzi e cartoni eseguiti a mano.