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PITTORI: Cabanel Alexandre

Sant'Agostino nel suo studio

Sant'Agostino nel suo studio

 

 

ALEXANDRE CABANEL

1845

Milwaukee, Art Museum

 

Sant'Agostino nel suo studio

 

 

 

Questo Sant'Agostino nel suo studio un'opera giovanile di Alexandre Cabanel (1823-1889) è conservato al Museo d'arte di Milwaukee.

L'opera venne realizzata nel 1845 su tela delle dimensioni 100 × 81 cm.

Il quadro + stato acquisito con fondi di Avis Martin Heller e fondi della Fine Arts Society.

Quest'opera, assieme a una parallela riproduzione di santa Monica, fu commissionata da Auguste Monsaval de Saint Hilaire (1779-1853), un famoso botanico, che li donò alla chiesa di San Giovanni Battista a Sennely, dove rimasero fino alla fine del XIX secolo.

Sant'Agostino è raffigurato come vescovo seduto allo scrittoio nel suo studio. L'espressione del volto ci vuole raffigurare un uomo educato e intelligente. Il santo tiene una penna in una mano, sollevata all'altezza del cuore, e una lettera nell'altra mano sinistra. Il suo pastorale è appoggiato dietro la sua sedia, che ha l'aspetto imponente di una cattedra episcopale. Sullo sfondo si notano diversi libri allineati sugli scaffali della biblioteca. Sul tavolo sono appoggiati altri fogli scritti e un gran calamaio.

L'importante ruolo svolto da Agostino nella Chiesa cattolica è stato reso da Cabanel evidenziano la severità dello sguardo. Il teschio e la clessidra che sono riposti sullo scaffale dietro di lui si riferiscono in modo sottile e simbolico alla vanità umana, ricordando allo spettatore il difficile percorso verso la fede di Agostino.

Sia il quadro di Monica che quello di Agostino offrono allo spettatore due santi che guardano intensamente fuori dalla tela, esortandoci a seguire il loro esempio. Questa interazione diretta con lo spettatore è tipica del lavoro di Cabanel e molto diversa dalla pittura di Ary Scheffer che si cimentò in quegli stessi anni sulla medesima tematica. Cabanel dipinse Santa Monica in un paesaggio e Sant'Agostino nel suo studio quando aveva 22 anni, dimostrando che seppur giovane era un valente artista.

 

 

Alexandre Cabanel

Nato a Montpellier nel 1823, Cabanel fu allievo di François-Édouard Picot all'École des Beaux-Arts. Dopo aver vinto il secondo Prix de Rome nel 1845, passò cinque anni a Roma. Il quadro La Nascita di Venere, acquistata da Napoleone III nel 1863, gli procurò una grande celebrità, che gli valse la nomina a professore all'"École des Beaux-Arts" e a membro dell'Académie des Beaux-arts.

Fu pittore che prediligeva tematiche di storia, di genere e ritratti. Non gradì lo stile del Naturalismo e neppure l'Impressionismo e per questo fu attaccato da Émile Zola che sosteneva la necessità di un'arte più realista. Alexandre Cabanel entrò a far parte della giuria che ammetteva i quadri di giovani artisti alla Galleria del Salon, l'esposizione più significativa e importante di Parigi. In questa veste Cabanel non ammise opere di artisti come Edouard Manet (1832-1882), Paul Cezanne (1839-1906) e Camille Pissarro (1831-1903) scatenando la creazione, in opposizione, del famoso Salon des Refusés nel 1863. Questo nuovo luogo espositivo, diede vita a una svolta fondamentale nello sviluppo di movimenti artistici moderni come l'impressionismo, e offuscò l'importanza del salone ufficiale. Cabanel muore a Parigi nel 1889.