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PITTORI: Henry Ely

Battesimo di Agostino a Milano

Battesimo di Agostino a Milano

 

 

HENRY ELY

1880

Pont-Croix, collegiata di Notre-Dame-de-Roscudon

 

Battesimo di Agostino a Milano

 

 

 

La chiesa di Notre-Dame-de-Roscudon a Pont-Croix nel dipartimento del Finistère conserva numerose vetrate che datano dal XV secolo fino ai nostri giorni. Fra queste, a fine Ottocento, la famiglia di Auguste Yvenat, ex rettore di Saint-Jean-Trolimon, fece realizzare una vetrata con due scene sovrapposte che raffigurano due episodi della vita di Agostino: l'estasi di Ostia e il suo battesimo a Milano.

La famiglia di padre Yvenat, rettore della chiesa, aveva commissionato in quella occasione diverse vetrate che rappresentavano oltre ad Agostino e Monica anche i santi Bartolomeo, Alfredo, Ilario, Caterina e Ivo.

La terza di queste finestre rappresenta il battesimo di Sant'Agostino a Milano e l'estasi di Ostia. La scritta "Comment Augustin fut baptisé par saint Ambroise" introduce il soggetto della vetrata. Milano fu la tappa decisiva della conversione di Agostino. Qui ebbe l'opportunità di ascoltare i sermoni di Ambrogio che teneva regolarmente in cattedrale, ma se le sue parole si scolpivano nel cuore di Agostino, fu la frequentazione con un anziano sacerdote, san Simpliciano, che aveva preparato Ambrogio all'episcopato, a dargli l'ispirazione giusta; il quale con fine intuito lo indirizzò a leggere i neoplatonici, perché i loro scritti suggerivano "in tutti i modi l'idea di Dio e del suo Verbo". Un successivo incontro con sant'Ambrogio, procuratogli dalla madre, segnò un altro passo verso il battesimo; fu convinto da Monica a seguire il consiglio dell'apostolo Paolo, sulla castità perfetta, che lo convinse pure a lasciare la moglie, la quale secondo la legge romana, essendo di classe inferiore, era praticamente una concubina, rimandandola in Africa e tenendo presso di sé il figlio Adeodato.

Convertitosi e passato un periodo a Cassiciaco, l'odierno Cassago Brianza, venuta la primavera, al principio della quaresima, Agostino ritornò a Milano, con Alipio e Adeodato, per ottenere l'iscrizione tra i competentes, i catecumeni cioè ritenuti maturi che avrebbero ottenuto il battesimo per la Pasqua successiva. A Milano partecipò con il vescovo Ambrogio a una preparazione specifica al Battesimo, che Agostino seguì con il figlio Adeodato e l'amico Alipio. E nella notte sul 25 aprile 387, giorno di Pasqua, egli otteneva il lavacro rigeneratore, per mezzo di Ambrogio. Agostino ricevette il battesimo insieme all'amico Alipio che era stato convertito dalle prediche di S. Ambrogio, e ad Adeodato, figlio dello stesso Agostino

 

La chiesa collegiata di Notre-Dame fu fondata dai Signori di Pont-Croix nel XIII secolo, e doveva avere il suo nucleo in una cappella più antica del castello. Notre-Dame de Roscudon ha conservato la sua originaria struttura nella sua lunga navata di sette campate. Le parti successive della chiesa furono costruite nel XV e XVI secolo in stile gotico fiammeggiante, compresa la torre, che servì da modello per le torri della Cattedrale di Quimper nel 1854. La chiesa di Notre-Dame è considerata una delle opere principali della scuola edile Pont-Croix, inclusa la cappella Languidou. Questo stile architettonico, probabilmente influenzato dall'arte inglese, apparve probabilmente in Languidou e in seguito si diffuse nei paesi di Bigouden e Cap-Sizun.

L'interno dell'edificio contiene splendide opere d'arte fra cui splendide vetrate.

Nella cappella del Rosario si trova una statua di san Giacomo, con in testa il cappello tradizionale del pellegrino, ornato con una conchiglia, e con in mano un libro. Di fronte, dall'altra parte dell'altare del Rosario, quello del Vangelo, c'è una statua di sant'Agostino, con in testa la mitra, il bastone pastorale nella mano destra, e un cuore fiammante nella mano sinistra. Sembra che voglia dire: "Signore, mi hai ferito il cuore con la freccia del tuo amore, e la mia interiorità sarà sempre trafitta dalle tue parole". Questa statua proviene dal convento delle Orsoline di Pont-Croix, oggi Petit-Séminaire.