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PITTORI: Pietro Gagliardi

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

PIETRO GAGLIARDI

1851

Tolfa, chiesa della Madonna della Sughera

 

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

La tela si trova a Tolfa nella chiesa della Madonna della Sughera. Gagliardi vi ha dipinto una immagine tradizionale della Madonna della Cintura dove la Vergine, assisa su un trono di nuvole con in braccio il Bambino, offre la cintura a Monica e a sant'Agostino.

Monica, in atteggiamento umilmente orante, è inginocchiata e vestita da monaca agostiniana. Di fronte a lei si erge il figlio Agostino in abiti episcopali con in mano il bastone pastorale, ma senza la mitra in testa. Ha un volto giovanile con una folta capigliatura e barba nera. Il suo sguardo è rivolto alla Vergine a al Bambino, che gli sta offrendo la cintura.

Il tema del quadro ha una origine o forse anche una committenza agostiniana, dato che paese esisteva un monastero di questo Ordine a partire dal primo Cinquecento.

 

La chiesa venne edificata dopo che due cacciatori nel 1501 scoprirono il giorno di Ognissanti  una pia immagine di Maria e di Suo Figlio sopra una pianta di sughero. L'immagine venne quindi trasportata solennemente dal bosco alla Chiesa della Misericordia. la tradizione afferma che la statua scomparve quella notte stessa per ricomparire sulla pianta di sughero. Il fatto fu interpretato come segno del desiderio della Vergine di essere onorato in quel luogo.

Fu quindi deciso di costruire una chiesa che includesse anche l'albero. Fu Agostino Chigi, appaltatore delle miniere dello Stato Pontificio, a far costruire la prima struttura con un annesso convento, che fu affidato ai frati Agostiniani. Solo verso il 1560 fu completata la chiesa al cui interno furono eretti dieci altari, quattro per ciascun lato e due di prospetto alla porta d'ingresso.

L'occupazione francese del 1799 apportò gravi danni alla chiesa, tanto da rendere necessaria la sua ricostruzione. Fu l'architetto Tommaso Polidori a ricostruire la nuova chiesa quale appare oggi, mantenendo l'ordine architettonico e le dimensioni di quella antica. Venne tuttavia ridotto il numero degli altari da cinque a tre per lato con le rispettive cappelle. I primo altare a sinistra è dedicato a sant'Anna, il secondo a sant'Agostino vescovo, dottore e patriarca dell'Ordine Agostiniano, il terzo a san Giobbe. Dall'altro lato si trovano la cappella dedicata a san Nicolò da Tolentino, quella di Santa Rita e quella di san Tommaso. Al centro è dipinta un'immagine raffigurante l'Assunzione in cielo di Maria, opera del Maccarini.

 

 

Pietro Gagliardi

I Gagliardi pittori ricorrono frequentemente nelle pubblicazioni specializzate sulle chiese di Roma, città in cui un tempo i componenti di questa famiglia di artisti firmarono molte opere. Il primo che si incontra e che fu forse un lontano antenato di questa schiera di artisti romani, è un certo Bernardino Gagliardi nato nel 1609 a Città di Castello e morto a Perugia nel 1660. Nella chiesa di S. Marcello al Corso a Roma ci sono ancora due suoi affreschi dipinti nelle pareti laterali della cappella di S. Filippo e raffiguranti "Il Miracolo del Pane" e i "Funerali di S. Filippo Benizi". Il nome del pittore di questa "dinastia" di maggiore notorietà fu senza dubbio quello di Piero Gagliardi. Altri Gagliardi, pittori, negli anni a cavallo tra la prima e la seconda metà dell'Ottocento, dipinsero per varie chiese romana. Si tratta di Francesco e Giovanni nipoti di Pietro, che in quei tempi eseguirono molti quadri per le chiese. Di Francesco Gagliardi si hanno pochissime notizie: la sua firma insieme a quella del fratello Giovanni compare in una ricevuta di saldo rilasciata alla Signora Eulalia Moroni committente di quattro tempere eseguite per la chiesa di S. Lucia di Corneto Tarquinia, nel 1880. Mentre per l'altro fratello, Giovanni, si sa da un libro dei conti del Nobile Collegio Nazareno di Roma, che dipinse nella sua cappella alcune tempere di soggetto sacro e di squisita fattura. Pietro Gagliardi, nato a Roma nel 1809, si formò all'Accademia S. Luca, alla scuola neoclassica di Tommaso Minardi; fra le sue maggiori opere di soggetto religioso, sono da ricordare, tra le altre, una "Crocifissione" in S. Gerolamo degli Schiavoni in Roma, e molte ville e palazzi della nobiltà romana, che decorò con soggetti mitologici e storici. Una delle sue più pregevoli opere fu il dipinto a tempera del sipario del Teatro di Viterbo. Molti suoi dipinti, tra cui "I Funerali di Giulio Cesare", sono conservati nella Galleria d'Arte Moderna di Roma.