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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Alessandro GuardassoniPITTORI: Alessandro Guardassoni
I Santi Agostino e Monica in gloria fra santi
ALESSANDRO GUARDASSONI
1875-1877
Bologna, chiesa di Sant'Agostino, cupola
Gloria dei santi con Agostino e Monica
Nella cupola della chiesa di sant'Agostino a Bologna alla fine dell'Ottocento (fra il 1875 e il 1877), Alessandro Guardassoni ha dipinto una grandiosa Gloria dei Santi con al centro la colomba dello Spirito Santo. Fra i vari santi il pittore ha raffigurato Agostino e Monica, ai piedi dei quali un angelo regge fra le mani il libro del De Civitate Dei. Agostino vi è rappresentato, pur in ginocchio, con un atteggiamento imponente mentre alza al cielo il suo bastone pastorale.
Indossa i paramenti vescovili con la mitra in testa: il viso è giovanile con una folta barba che gli copre tutto il mento. Alla sua destra in ginocchio sua madre Monica, vestita con l'abito delle monache agostiniane, rivolge lo sguardo verso il figlio. Poco discosto si nota la presenza di san Nicola da Tolentino caratterizzato dal sole raggiato sul petto.
Alessandro Guardassoni (Bologna 1819-1888) è autore di dipinti e affreschi nelle più belle chiese di Bologna (San Bartolomeo, San Martino, San Gregorio, San Salvatore, Santissima Trinità Santuario Madonna di San Luca, San Giuseppe) .
Alessandro Guardassoni
Alessandro Guardassoni (Bologna, 13 dicembre 1819 - Bologna, 1 marzo 1888) nasce da una famiglia di forte fede cattolica. La formazione dell'artista e le sue prime opere rientrano nell'ambito dell'Accademia Pontificia di Belle Arti di Bologna, secondo un iter tradizionale e consolidato di scelte stilistiche e tematiche. Sempre presso l'Accademia segue l'insegnamento di Clemente Albèri, che lo guida allo studio delle opere di Guido Reni. Legato da amicizia a don Giuseppe Gualandi, compagno di accademia e titolare dell'omonimo istituto per sordomuti a cui l'artista lascerà le sue opere, è animato da un costante impegno religioso; tra le numerose commissioni per chiese del territorio emiliano, che caratterizzano molta parte dell'opera pittorica.